Cancro ai polmoni: 7 sintomi (comuni) da riconoscere e non sottovalutare
Il cancro ai polmoni è altamente aggressivo e rappresenta l'11% di tutti i tumori globali, con sintomi che spesso si manifestano in fase avanzata
Il cancro ai polmoni rappresenta uno dei tumori più insidiosi e diffusi a livello globale. Secondo le statistiche del 2020, si sono registrati circa 2.200.000 nuovi casi, che corrispondono all’11% di tutti i tumori diagnosticati, con quasi 1.800.000 decessi. Questo significa che uno su cinque decessi nel settore oncologico è attribuibile a questa malattia, evidenziando la sua gravità e diffusione.
Caratteristiche del cancro ai polmoni
In molte situazioni, il cancro ai polmoni non presenta segni evidenti nelle fasi iniziali. I sintomi tendono a emergere man mano che il tumore si sviluppa, causando vari cambiamenti fisiologici, come tosse persistente o difficoltà respiratorie. È importante notare che anche altre patologie possono manifestarsi con sintomi simili a quelli del carcinoma polmonare.
In Italia, secondo i dati forniti dall’AIOM nel 2020, il cancro polmonare è la seconda forma di neoplasia più comune tra gli uomini con un’incidenza del 14% nella fascia d’età 50-69 anni e del 17% negli over 70. Inoltre, rappresenta la principale causa di morte per cancro tra gli uomini. Si osserva una significativa riduzione del tasso di mortalità, che oggi supera il 20%, con un calo dell’11,2% rispetto al 2015.
La tempestività nella diagnosi del carcinoma polmonare è cruciale per migliorare le possibilità di guarigione e di sopravvivenza dei pazienti. Attualmente, il tasso di guarigione si attesta all’8% per gli uomini e al 13% per le donne che hanno ricevuto diagnosi nel 2000. La sopravvivenza a cinque anni è stimata attorno al 15% per gli uomini e al 19% per le donne, valori influenzati negativamente dalle diagnosi tardive, spesso in stadi avanzati della malattia.
I sintomi del carcinoma polmonare possono variare in base a diversi fattori, tra cui:
Dimensioni e localizzazione del tumore;
Coinvolgimento di strutture anatomiche vicine;
Presenza di metastasi;
Sintomi generali legati alla sindrome paraneoplastica;
Effetti psicologici dovuti alla percezione della malattia da parte del paziente.
Questi aspetti non sono esclusivi del carcinoma polmonare, ma rappresentano una caratteristica comune a molte patologie oncologiche, con la differenza che il cancro ai polmoni è frequentemente associato a una prognosi severa, accentuando il peso psicologico della malattia.
I segnali più frequenti
Il cancro polmonare è spesso caratterizzato da sintomi respiratori e da un generale deterioramento delle condizioni fisiche:
Comparsa di tosse persistente o aumento della tosse, simile a quella di una bronchite cronica;
Espettorato con sangue (emottisi), che richiede un intervento medico tempestivo;
Difficoltà respiratoria, nota come dispnea, che si presenta senza problemi cardiaci preesistenti;
Infezioni polmonari ricorrenti, come bronchiti o polmoniti;
Dolore significativo, sia acuto che cronico, che può manifestarsi come fitte al fianco;
Dolore alla spalla;
Perdita di peso non giustificata e stanchezza eccessiva (astenia).
Segnali poco comuni del carcinoma polmonare
All’inizio, i sintomi del carcinoma polmonare possono essere assenti nella maggior parte dei pazienti; quando presenti, i segnali tendono a manifestarsi più tardi e includono:
Perdita di peso non spiegabile tramite diete;
Spossatezza generale (astenia);
Dolori ossei;
Manifestazioni neurologiche;
Possibili segnali di metastasi ad altri organi.
Modalità di diagnosi
Il primo passo per diagnosticare il carcinoma polmonare è la visita medica. Una volta confermata la diagnosi, si procede alla stadiazione della malattia, che determina se ci sono coinvolgimenti di organi distanti o linfonodi regionali. A questo punto, si eseguono prelievi di campioni bioptici e citologici per analizzare il tessuto polmonare attraverso biopsie. Sono previsti ulteriori esami diagnostici per stabilire il piano terapeutico più adatto per il paziente.