Calazio: tutto quello che c’è da sapere
Calazio: sintomi e cause del gonfiore all'occhio
Quando i nostri occhi iniziano a fare male, diventa tutto più complicato, soprattutto quando si presentano gonfiori fastidiosi. Uno di questi gonfiori che possono portare molti problemi è il calazio, che causa alcuni piccoli grumi palpebrali.
Cos’è il calazio?
Il calazio è un processo infiammatorio che ha origine nella palpebra, accompagnato da un arrossamento. È quindi il prodotto di un’occlusione o di un’ostruzione non infettiva dei dotti di drenaggio delle ghiandole di Meibomio.
Queste ghiandole sono delle piccole strutture sebacee che si trovano dietro la palpebra e che sono responsabili della secrezione dei lipidi che riescono a lubrificare l’occhio. Quando si altera la viscosità di queste ghiandole, si aumenta anche il rischio di avere il calazio.
Differenze tra calazio e porcile
Questo problema non è da confondere con il porcile, che è un nodulo acuto e doloroso, che si trova sulla palpebra ed è causato da un processo infettivo o dalla complicazione di un’altra patologia, come ad esempio la blefarite.
Il calazio invece raramente provoca dolore intorno a esso e la sua origine di solito non è infettiva. Un’altra differenza tra i due è che il porcile si posiziona al margine della palpebra, mentre il calazio di solito si trova nel corpo della palpebra.
I procili causano gonfiore, mentre il calazio no. Il calazio è causato dalla ritenzione delle secrezioni lipidiche delle ghiandole di Meimobio a causa di un’ostruzione dei loro dotti escretori. Questa occlusione è di origine infiammatoria, dovuta all’alterazione delle ghiandole.
Cause e sintomi
Questo problema ha origine da varie cause, tra cui l’ambiente polveroso, l’acne rosacea, la disfunzione ghiandolare, la seborrea, l’ansia, la dislipidemia, il diabete e varie allergie. I sintomi del calazio sono: un nodulo palpabile e non doloroso nella palpebra superiore o inferiore.
Inizialmente appare come un’infiammazione generalizzata della palpebra e poi si deposita al centro di quest’ultima dopo un paio di giorni. Provoca arrossamento e una sensazione di calore intorno alla zona interessata.
La cura
Per curare il problema, innanzitutto bisogna controllare l’evoluzione del calazio. Gli specialisti poi raccomandano l’uso di impacchi caldi di circa un quarto d’ora due o tre volte al giorno. Si può poi optare per la somministrazione di corticosteroidi, come ad esempio il cortisone o il triamcinolone.