Annona: tutto quello che non ti hanno mai detto su questo frutto
Tutto quello che dovresti sapere sull'Annona cherimoya
L’Annona cherimoya è una pianta originaria del Perù e dell’Ecuador, introdotta successivamente in altre parti del mondo tra cui l’Italia. Oggi vogliamo parlarne per scoprire insieme alcune caratteristiche di questo alimento ancora poco noto.
Questo arbusto è dotato di foglie grandi, lisce e lucide, di colore verde scuro. I fiori sono di colore verde pallido e hanno un aroma dolce e piacevole. Il frutto ha la pelle spessa e rugosa e una polpa bianca cremosa e dolce, con una consistenza simile a una banana.
Proprietà e benefici dell’Annona
L’annona si raccoglie tra settembre e dicembre ed è apprezzata non solo per il gusto unico ma sopratutto per le sue proprietà nutrizionali. È ricca di vitamine, minerali e antiossidanti che offrono numerosi benefici per la salute. Contiene una buona quantità di vitamina C, che agisce come antiossidante nel corpo e aiuta a sostenere un sistema immunitario sano. La vitamina C è coinvolta anche nella produzione di collagene, che è essenziale per la salute della pelle, dei capelli e delle unghie.
Inoltre contiene minerali importanti come il potassio e il magnesio. Il beneficio maggiore di questo frutto però è dovuto all’elevato contenuto di fibre che aiutano la digestione, regolano il transito intestinale, prevengono problemi di stitichezza e aiutano a controllare l’appetito e a mantenere il peso forma.
In cucina l’annona può essere consumata in vari modi. Per gustarla al naturale basta aprirla, rimuovere i semi e mangiare la polpa. Può essere anche utilizzata per preparare smoothie o frullati, mescolandola con frutta fresca e latte o yogurt.
Ma è molto utilizzata anche come ingrediente per preparazioni di dolci e dessert come torte, gelati, mousse e budini o utilizzata per creare salse e condimenti. Anche le foglie possono essere utilizzate per preparare brodi o tisane.
Nonostante sia un frutto delizioso e nutriente, i soggetti allergici dovrebbero prestare attenzione nel consumarla. L’utilizzo eccessivo infatti può provocare disturbi intestinali o prurito.