Come innaffiare la pianta di aloe: i consigli dei giardinieri
Sei sicuro di innaffiare nel modo giusto la tua pianta di aloe vera? Ecco i consigli degli esperti
L’aloe vera è una pianta super facile da coltivare, che non richiede una manutenzione eccessiva ed estremamente utile per vari motivi. Infatti, oltre a ripulire l’aria che respiriamo, si può utilizzare la sua linfa per ottenere un gel dalle proprietà curative e cosmetiche. Ma prima di acquistarne un esemplare, devi assolutamente conoscere come prendertene cura al meglio.
L’aloe è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Asphodelaceae e originaria dell’Africa, India e Medio Oriente. Tuttavia, di questi tempi la sua diffusione si è notevolmente ampliata e viene comunemente coltivata anche negli appartamenti.
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Uno degli errori che vengono maggiormente commessi quando si coltiva questa pianta riguarda il momento dell’innaffiatura. Infatti, esagerare con l’acqua o metterne una quantità troppo basta determina inesorabilmente la morte della pianta stessa. Quindi come si può capire se l’innaffiatura sia corretta o sbagliata? Scopriamolo insieme.
Innaffiatura dell’aloe vera: la guida degli esperti
Per capire se la propria pianta di aloe vera ha bisogno di acqua oppure se ne ha disposizione una quantità eccessiva, basta osservare un piccolo dettaglio: le foglie. Infatti, le foglie di un’aloe in carenza di acqua risulteranno molto più sottili e raggrinzite, mentre quando l’innaffiatura è troppa saranno marroni e con una consistenza piuttosto molliccia.
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Il motivo per cui le foglie rivelano lo stato di salute dell’aloe è piuttosto semplice ed intuitivo. Infatti, questa pianta, così come tutte le piante grasse, tende ad immagazzinare l’umidità nelle foglie, motivo per cui tenderanno ad aumentare o diminuire di volume in base alle circostanze.
Se ti sei accorto di aver innaffiato eccessivamente la tua pianta, puoi comunque rimediare seguendo queste semplici regole. Per prima cosa dovrai intervenire sul terreno di coltivazione, scegliendone uno apposito per piante succulente, cioè granuloso e drenante. Inoltre, ricordati di annaffiarla solo quando il terriccio risulterà asciutto al tatto e taglia tutte le foglie che ormai sono diventate gialle o marroni. In questo modo eviterai al marciume di diffondersi nelle parti ancora sane e vitali.
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