Perché le fave andrebbero mangiate una volta a settimana

Le fave (fresche o secche poco importa) sono dei legumi ricchi di nutrienti imprescindibili per la salute, in quanto contengono proteine, fibre e ferro.

Presenti in piccoli baccelli verde, possono assumere varie colorazioni: oltre al più classico verde, se ne trovano pure rosse e violacee. Si raccolgono perlopiù in primavera e sono consumabili freschi, crudi, secchi o cotti.

I valori nutrizionali delle fave

Analizzandone i valori nutrizionali saltano all’occhio le sue numerose proprietà. Tali piccoli legumi hanno un basso livello di grassi e bassissimo di calorie, parecchie fibre, un alto livello di proteine, sali minerali (ferro, fosforo e potassio) e vitamine (A e K). Tutto ciò conferisce diversi benefici, e davvero importanti, ragion per cui si consiglia di mangiare le fave almeno una volta a settimana.  

Innanzitutto, abbassano i valori di glucosio e colesterolo nel sangue, in quanto eccezionale fonte di fibre. Inoltre, le fibre presenti sono utilissime per rendere più stabili i livelli glicemici nel sangue, aiutando chiunque abbia problemi di insulino resistenza (come il diabete e la sindrome metabolica) e riducendo gli attacchi di fame tra i pasti principali.

Povere di calorie (80 su 100 grammi), le fave hanno pochissimi grassi e contengono tanta acqua. Dunque, costituiscono la risposta ideale a chi sta cercando di perdere qualche chilo di troppo o semplicemente desidera restare in forma. In aggiunta, danno un maggiore senso di sazietà e contrastano l’insorgere della stitichezza. 

Dal momento che le fave hanno potassio in abbondanza, vantano poteri drenanti e facilitano la diuresi. Al di là dell’aspetto estetico (aiutano a eliminare gli inestetismi della cellulite) sono un prezioso ausilio per la pressione alta, sicché l’eliminazione dei liquidi in eccesso contribuisce a ridurre la pressione stessa. 

Infine, il consumo sia durante la gravidanza sia durante l’allenamento aiuta a prevenire la riduzione di acido folico.

È molto importante per preservare la salute sia del nascituro sia della gestante, poiché favorisce lo sviluppo dei neuroni del bambino e protegge il feto.