Come eliminare il gonfiore addominale con il finocchio selvatico: ricette e suggerimenti
Questa pianta aromatica tipica della macchia mediterranea è in grado di ridurre notevolmente il gonfiore addominale
Anche conosciuto come finocchietto, il finocchio selvatico è una pianta aromatica perenne mediterranea dalle mille proprietà. In ambito culinario è estremamente versatile ed impiegato in ogni preparazione, dalla gastronomia classica alle miscele per tisane e spezie.
Si tratta di una specie vegetale ben adattata ai climi temperati, rustica e persino coltivabile, che pertanto si è diffusa in tutta Europa. Non è raro trovarla sul ciglio di sentieri di campagna, ed è estremamente riconoscibile.
Tra i vantaggi principali del consumo di questo aroma certamente c’è l’incremento delle capacità digestive, favorendo la scomparsa di meteorismo e gonfiore addominale.
Proprietà del finocchietto selvatico
Sin dall’antichità era utilizzato come energizzante. Il contenuto di fitoestrogeni contribuisce alla regolazione ormonale del ciclo mestruale oltre che degli squilibri tipici della menopausa. Infusi a base di finocchietto stimolano la diuresi e favoriscono il bilancio idro-salino corporeo, inoltre sono ottimi rimedi contro nausea, gonfiori addominali, emicrania, dolori gastrointestinali, raffreddore e tosse.
L’aroma tipo particolarmente gradevole può inoltre essere d’aiuto contro problematiche come l’alitosi. Dalla pianta si può inoltre ricavare un olio essenziale che può essere utilizzato in tutti i casi precedentemente elencati.
Consigli e ricette
Principalmente noto come rimedio diuretico e digestivo, il finocchio selvatico può essere preparato in vari modi. Per un risultato ottimale è bene utilizzare le foglie fresche in modo tale che mantengano integro l’aroma, e da esse si può ottenere un pesto dall’odore inconfondibile.
I semi vengono impiegati nella preparazione di lievitati dolci e salati, pane e biscotti di ogni tipo. Si aggiunge per insaporire salse e condimenti, oli e persino il ragù. Costituisce un binomio perfetto come spezia aromatica con la carne dalle polpette, alle salsicce, ai salumi fino ai secondi più classici.
Si tratta di una delle spezie preponderanti nell’insaporire la porchetta, nonché piatti a base di pesce, insalate, verdure e anche formaggi.
Macerando semi e foglie in alcol si ottiene inoltre un liquore dal gusto decisamente interessante.
Ma la preparazione più diffusa è senza dubbio la tisana: basta far bollire 200ml di acqua ed aggiungere un cucchiaino di semi. Gustare questo infuso caldo dopo averlo filtrato avrà effetto immediato sul benessere gastrointestinale.