“Non avevo idea di cosa fossero, li ho trovati a casa di mia nonna. Poi l’ho scoperto!”
Le mollette di legno, strumenti tradizionali per appendere il bucato, hanno evoluto il design nel XIX secolo, mantenendo la popolarità nonostante l'avvento di materiali moderni come la plastica
Nel corso della storia, gli strumenti domestici hanno subito un’evoluzione significativa, spesso influenzata dalla necessità di semplificare le faccende quotidiane. Tra questi, un oggetto che ha mantenuto il suo posto nel tempo sono le mollette di legno, un utensile essenziale per appendere il bucato ad asciugare. Questo articolo esplora le origini, lo sviluppo e la persistenza di questo strumento tradizionale nel contesto moderno.

Origini antiche delle mollette
Le mollette, nella loro forma primitiva, sono state utilizzate fin dai tempi antichi. I metodi adottati per fissare i vestiti durante l’asciugatura variavano a seconda delle risorse disponibili e delle tecniche artigianali del momento. Le prime versioni erano spesso realizzate a mano con materiali naturali come il legno, l’osso e in alcuni casi anche la pietra, presentando spesso decorazioni artistiche. Queste prime mollette, sebbene rudimentali, servivano a sostenere il bucato e a mantenerlo in posizione durante il processo di asciugatura.
Con il passare dei secoli, la necessità di uno strumento più efficiente e pratico ha portato alla creazione della molletta di legno moderna, che ha preso piede nel XIX secolo. Questo nuovo design ha rappresentato un notevole passo avanti rispetto ai metodi tradizionali, permettendo di appendere i vestiti bagnati in modo più sicuro e pratico.
Il contributo di David M. Smith
Un momento cruciale nell’evoluzione delle mollette è stato segnato dal brevetto di David M. Smith, registrato nel 1853. Questo brevetto ha introdotto un design innovativo che ha migliorato notevolmente la funzionalità delle mollette. Smith ha descritto un meccanismo in cui due parti di legno sono collegate da un filo, consentendo di comprimere le gambe della molletta per afferrare il bucato senza danneggiarlo. Questo design ha permesso di superare il problema delle mollette tradizionali, che spesso si staccavano a causa del vento, causando disagi alle lavandaie.
Il brevetto di Smith ha avuto un impatto notevole sulla vita quotidiana delle persone, poiché ha reso l’atto di stendere il bucato più semplice e meno frustrante. La sua invenzione ha contribuito a stabilire un nuovo standard per la produzione di mollette, influenzando le generazioni successive.

Trasformazione e diffusione nel tempo
Con l’avvento dell’industrializzazione nel XIX secolo, la produzione di mollette di legno ha conosciuto un cambiamento radicale. L’introduzione di metodi di produzione meccanizzati ha permesso di realizzare mollette in serie, rendendo questo utensile sempre più accessibile alle famiglie. Le fabbriche che si specializzavano nella produzione di mollette hanno facilitato la diffusione di questo strumento, contribuendo a modificarne il design e la produzione per soddisfare la crescente domanda.
Nonostante l’emergere di nuovi materiali, come la plastica, nel corso del XX secolo, le mollette di legno hanno mantenuto la loro popolarità. La loro semplicità, robustezza e sostenibilità hanno fatto sì che molte persone continuassero a preferire l’uso di questo strumento tradizionale, soprattutto in contesti in cui le nuove tecnologie non erano disponibili. Oggi, le mollette di legno vengono ancora prodotte e utilizzate, sia per l’asciugatura dei vestiti che per attività artigianali, mantenendo viva una tradizione che risale a secoli fa.
La molletta di legno, quindi, non è solo un semplice strumento domestico, ma un simbolo di pratiche sostenibili e di un modo di vivere che valorizza la tradizione e l’efficienza. La sua storia continua a essere un elemento interessante nelle discussioni sulla vita quotidiana e sulle tecnologie domestiche.