Coltivare il pistacchio a casa: guida pratica per crescere questo prezioso “oro verde” in vaso o in giardino!
Alcuni consigli utili per seminare e coltivare la pianta di pistacchio in casa: ecco cosa devi fare
Viene chiamato oro verde per l’alto valore che i suoi frutti hanno sul mercato e per l’ampio utilizzo che gli viene riservato ormai nelle cucine di tutto il mondo. Stiamo parlando ovviamente del pistacchio. Ma come è fatta la sua pianta? È possibile coltivarla in casa o addirittura in un vaso? Andiamo a scoprire insieme alcune caratteristiche di questa pregiata e meravigliosa specie.
Il pistacchio ha origini antichissime. Addirittura era presente in Asia più di 7mila anni fa ed è menzionato anche nella Bibbia. Alla fine dell’ottocento i commercianti arabi lo esportarono in continente americano e da quel momento, con il tempo, si è diffuso in tutto il mondo.
Stiamo parlando di una pianta appartenente alla famiglia delle Anacardiacee, la stessa del mango e del pepe per intenderci, che può vivere fino a circa 200 anni e che, nel corso della sua vita, dona questi frutti pregiatissimi e ricchi di sostanze nutritive e di antiossidanti. Può raggiungere un’altezza ed un’ampiezza di chioma di circa 10 metri e predilige climi caldi e terreni aridi, anche se resiste molto bene al freddo, quando entra nel suo periodo dormiente. Temperature fredde, a patto che non si scenda sotto lo zero nel periodo dell’inizio della primavera, quando i germogli della fioritura potrebbero gelarsi e rovinarsi irrimediabilmente.
In Italia, neanche a dirlo, il clima ideale in cui coltivare il pistacchio è la Sicilia, in cui trova terreno fertile sulle colline tra i 300 e i 600 metri di altitudine. Tuttavia, è possibile coltivarlo anche in altre zone, purché ci siano troppo freddo e umidità.
Può essere piantato in giardino oppure in vaso e il periodo ideale per la semina è quello autunnale o primaverile. Teniamo conto, però, che i semi non mantengono mai le caratteristiche della pianta madre, per cui deve essere innestato sulla varietà di pistacchio Terebinto o Lentisco.
È importante scegliere la posizione in cui seminarlo, che deve essere esposta a sud e quindi ai raggi del sole, fondamentali per far crescere i frutti. Fondamentale anche la concimazione, che deve avvenire in primavera e comprendere materiale ricco di azoto, fosforo e zolfo.
Ultimo ingrediente necessario per coltivare questa meravigliosa pianta è la pazienza. Sì, perché si tratta di una specie tardiva che, per dare i primi frutti, ci farà aspettare anche 4 o 5 anni.