4 pulizie che dovresti fare almeno una volta l’anno ma che invece trascuri
4 punti della casa che ignoriamo quando si tratta di fare le pulizie, ma che andrebbero igienizzati almeno una volta all'anno
Ci sono dei punti in una casa che spesso vengono ignorati quando si tratta di fare le pulizie, ma che invece necessitano di essere igienizzati a dovere almeno una volta all’anno. Vediamo insieme quali sono e, soprattutto, come procedere con questo tipo di faccende domestiche.
Partiamo dalle zanzariere, utilissime in estate per evitare che ospiti indesiderati si intrufolino in casa nostra, meno in inverno, quando gli insetti naturalmente sono molti di meno. Nella fitta retina è naturale che ci si depositino polvere e sporcizia varia, per cui va pulita per bene. Per farlo possiamo utilizzare un pulitore a vapore, che sparato proprio contro la zanzariera porterà via tutta la polvere. In alternativa o in aggiunta, possiamo spruzzare un composto fatto con acqua, aceto bianco e qualche goccia di detersivo per i piatti e pulire poi con una spazzola o con un panno umido.
Ci sono poi le maniglie delle porte, delle finestre, degli armadi e dei cassetti. Senza rendercene conto le tocchiamo in continuazione e sono quindi tra i punti maggiormente pieni di batteri della casa. Oltre a pulirle e igienizzarle in superficie, almeno una volta all’anno andrebbero svitate, smontate, pulite e spolverate e infine rimontate.
Come dimenticare le fughe tra le mattonelle, nelle quali è inevitabile che lo sporco si depositi e che diventino, a lungo andare, nere. Esistono ovviamente una miriade di prodotti atti a pulire e sbiancare questo punto della casa, ma se vogliamo lavorare rispettando l’ambiente e non rischiare di intossicarci, la soluzione più utile è quella del vaporetto. Montiamo sul pulitore il becco con l’estremità più sottile e puntiamolo direttamente sulle fughe.
Ultima, ma non per ordine di importanza, la piletta del lavabo della cucina. Olio, grasso, residui di cibo e di sapone si accumulano all’ingresso dello scarico del lavandino o subito sotto e generano cattivo odore, oltre che otturazioni e proliferazione di germi e batteri potenzialmente dannosi. In questo caso, se la situazione è arrivata a un punto critico, non c’è altra soluzione che smontare la piletta, rimuovere tutto ciò che è possibile con l’aiuto di guanti e carta assorbente e concludere con l’aiuto di un potente sgrassatore e di un disinfettante. Durante le operazioni, posizioniamo un secchio o una bacinella sotto al sifone per raccogliere l’acqua, i liquidi e i residui che inevitabilmente fuoriusciranno.