La chiamano l’orchidea più bella d’Europa: tutto sulla cura della scarpetta di Venere
La scarpetta di Venere, una delle orchidee più rare e belle del mondo: ecco come curarla e la storia del suo nome
Viene chiamata scarpetta di Venere ed è una delle piante più rare e raffinate d’Europa. Questa meravigliosa orchidea, dalla forma proprio di una pantofola, ha origini molto antiche e le leggende che si celano dietro al suo nome sono decisamente affascinanti. Oggi le scopriremo, insieme alle modalità con cui curarla al meglio.
Chi è sempre alla ricerca di esemplari rari e affascinanti per arricchire la propria collezione botanica, non può certamente lasciarsi sfuggire questa straordinaria varietà di orchidea, la cosiddetta Scarpetta di Venere, una delle più pregiate piante d’appartamento.
Partiamo dall’etimologia del suo nome scientifico, che è Paphiopedilum e che deriva da Paphos, città natale di Venere, e Pedilon che vuol dire pantofola. I più rimantici, tuttavia, ameranno le due leggende che si celano dietro al nome di questa pianta.
La prima è ambientata a Napoli e in particolare nella Basilica di Pedigrotta, quando durante una tempesta il sagrestano Bernardino si accorse che la statua della Madonna era scomparsa nel nulla. Disperato e in lacrime vide poi il portone della chiesa spalancarsi e la statua rientrare. Bernardino chiese alla Vergine Maria dove fosse finita, che fradicia si tolse una pianella e la scrollò della sabbia di cui si era riempita. La Madonna raccontò di essersi precipitata a salvare dei marinai la cui barca stava affondando per via della tempesta.
Il sagrestano corse dall’Abate per raccontargli tutto e al ritorno in chiesa i due notarono che la statua era al suo posto, asciutta e perfetta, ma senza una pianella (pantofola). Al centro della navata era comparsa dal nulla una meravigliosa pianta, una scarpetta di Venere per l’appunto.
L’altro mito racconta invece di Adone e Venere, che sorpresi da una tempesta corsero a riparo in un grotta. Nella fuga Venere perse una scarpetta, che al termine del nubifragio i due tentarono invano di recuperare. Al suo posto, tuttavia, trovarono un bellissimo fiore.
Come curare la scarpetta di Venere
Parliamo ora invece delle modalità con cui prendersi cura di questa magnifica orchidea, che come tutte le altre predilige un ambiente umido, con una temperatura moderata e non troppo arido, quindi non sotto la luce diretta del sole. Se posizionata all’aperto, quindi, è preferibile metterla in una zona magari all’ombra di alberi o piante più grandi.
Su ogni stelo cresce un solo fiore, che può arrivare a misurare anche fino a 30 cm e che ha la forma proprio di una pantofola. Le foglie sono lunghe e sottili e se le punte iniziano a seccarsi, è sintomo che l’ambiente è troppo asciutto.