Di quali piante si nutre lo scarabeo rinoceronte?
Avete visto uno scarabeo rinoceronte e temete per le vostre piante? Beh, una buona notizia: non dovrebbe causare danni
Quello che vedete in foto è uno scarabeo rinoceronte. Il suo nome scientifico è Oryctes nasicornis, ma state tranquilli: nonostante il fatto che sia uno scarabeo, lui è praticamente innocuo per le vostre piante.
Piante a rischio con lo scarabeo rinoceronte?
Assolutamente no. Questo insetto fa parte dell’ordine dei coleotteri. Lungo 20-40 millimetri, è di colore scuro, dal marrone al nero. Dotato di corazza dorsale ovale, gli adulti sono immediatamente riconoscibili perché nei maschi sulla testa è presente una protuberanza che lo fa assomigliare vagamente a un rinoceronte. Nelle femmine, invece, tale protuberanza è molto più piccola.
Come tutti gli insetti, anche gli scarabei rinoceronte depongono le uova. Da esse schiudono delle larve dal corpo curvo, di colore biancastro con testa sul rossiccio. Dotate di una buona mandibola, sulla parte caudale del corpo hanno delle piccole spine.
Le larve attraversano tre stadi di sviluppo. Dopo la schiusa, ecco che in inverno rimangono quiescenti. Poi appena torna il caldo, iniziano a cibarsi per potersi poi sviluppare durante l’estate. Si arriva così al secondo inverno quando la larva torna quiescente e si trasforma in pupa. Gli adulti li vedremo solamente durante la terza stagione, quando voleranno e si accoppieranno.
Fra l’altro l’accoppiamento è difficile da vedere perché avviene sotto terra, in estate. Di notte lo possiamo vedere volare accanto a fonti di luce. Estremamente adattabile, ha la particolarità di trasformare il legno in humus. Il che vuol dire che va ad arricchire il terreno.
Una buona notizia, però, arriva dal fronte alimentazione: a differenza di altri coleotteri, infatti, lo scarabeo rinoceronte non si nutre di piante. Le larve, infatti, non mangiano le radici delle piante. Si nutre, invece, di resti di piante e legnetti, lasciando dunque in pace fiori, foglie e radici attaccate alla pianta. Ma sono solo le larve a nutrirsi, gli adulti non si cibano più e sfruttano quando immagazzinato nel corpo durante lo stadio larvale.
