Ti sei mai chiesto a cosa serve l’erba gatta?
Erba gatta, la pianta adorata dai felini
Se siete proprietari di gatti, avrete sentito nominare spesso l’erba gatta, l’affascinante pianta in grado di catturare l’attenzione dei felini grazie al suo composto attivo, il nepetalattone. Questa sostanza è in grado di indurre nei felini una reazione simile a quella provocata dai feromoni, generando comportamenti che vanno dalla spensieratezza all’eccitazione.
A cosa serve e come si utilizza l’erba gatta
Il nepetalattone che è la sostanza presente nelle foglie della pianta agisce come uno stimolante comportamentale, inducendo i gatti a essere più giocosi e rilassati. Questo divertimento può durare da pochi minuti a diverse ore. Oltre a questo effetto però, l’erba gatta è anche in grado di alleviare lo stress. Questa caratteristica può rivelarsi utile quando avete bisogno di calmare il vostro gatto, magari durante un viaggio.
Oltre che come rimedio per calmare l’ansia, l’erba gatta può essere utilizzata anche come strumento di addestramento. Se avete bisogno di far capire al gatto di non utilizzare mobili e tende come gioco, spruzzate lo spray realizzato con questa pianta su graffiatoi e giocattoli e riuscirete ad incentivarli ad utilizzarli e a lasciare in pace la vostra mobilia.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’erba gatta è possibile trovarla in diverse forme. Oltre che coltivarla e utilizzare le foglie fresche, potete acquistarla essiccata o sotto forma di spray. Ci sono anche giocattoli riempiti di erba gatta che possono rendere il gioco ancora più interessante per i felini.
Anche se questa pianta è la soluzione a molti problemi, va utilizzata con moderazione. Gli esperti consigliano di somministrarla non più di una o due volte a settimana. Questa limitazione aiuta a mantenere vivo l’interesse del felino per la pianta e previene la scomparsa dell’effetto euforico legato al nepetalattone.
Sebbene questa pianta sia priva di effetti collaterali, in casi rarissimi può portare a comportamenti anomali come una lieve aggressività nell’animale o a sintomi come vomito, diarrea o altri segni di malessere. In questi casi bisogna evitare la somministrazione e contattare il veterinario.