In quali alimenti può formarsi il botulino?
Tossina del botulino cosa provoca e in quali ambienti viene utilizzata
Sicuramente in un’epoca in cui la chirurgia estetica e i vari trattamenti di bellezza vanno di moda, avrete sentito parlare di botulino, utilizzato sopratutto per distendere le rughe. Dovete sapere che la tossina botulinica è una delle sostanze più letali conosciute dall’uomo. Basta una quantità estremamente ridotta, per causare effetti fatali.
Quando il botulino diventa pericoloso
Nonostante i rischi associati alla tossina botulinica, nell’ambito medico viene utilizzata con grande successo. La sua capacità di bloccare la contrazione muscolare ha portato all’applicazione in diverse terapie. Per esempio è impiegata nel trattamento di condizioni come lo strabismo e la spasticità muscolare, in quanto riduce gli spasmi.
Nel campo della medicina estetica, la tossina è utilizzata per ottenere un aspetto più giovane e un viso più disteso senza ricorrere al bisturi. Iniettandola in dosi minime non ha effetti tossici e bloccando la trasmissione tra muscoli e nervi riesce a distendere le rughe, le pieghe labiali e le zampe di gallina. Gli effetti dei trattamenti estetici durano circa sei mesi. Trascorso questo tempo vanno ripetuti.
A parte l’utilizzo in estetica, la storia della tossina botulinica si intreccia con il fenomeno del botulismo, una grave intossicazione alimentare. Nel 1793, un’epidemia ha colpito la Germania, uccidendo sei individui che avevano consumato salsicce contaminate. Solo nel XIX secolo, grazie ad un medico e un biologo, è stata identificata la causa e il microrganismo responsabile del botulismo.
Fortunatamente, il botulismo è poco comune ai tempi di oggi. In Italia, si registrano annualmente circa venti casi, spesso associati a conserve domestiche mal preparate. Per evitare l’intossicazione da botulismo è fondamentale seguire linee guida rigorose quando si preparano alimenti in casa come verdure e vegetali sott’olio o in acqua, olive in salamoia, marmellate o confetture.
I sintomi dell’intossicazione sono molti e compaiono da poche ore a pochi giorni dopo l’esposizione. Solitamente si manifestano con visione offuscata, difficoltà a parlare e deglutire, secchezza della bocca e spasmi muscolari. Diagnosticarli in fretta è vitale in quanto permette ai medici di somministrare antidoto specifico.