Perché il pothos è chiamato anche pianta del benessere o pianta degli smemorati?
Pothos: i segreti della pianta degli smemorati
Tutti conosciamo il pothos o lo abbiamo in casa, vuoi per la bellezza delle sue foglie, vuoi per la sua resistenza. Questa pianta è diventata ormai un accessorio decorativo per molti ambienti domestici e lavorativi, oltre al tocco di natura offre moltissimi benefici. Andiamo a scoprire qualche dettaglio curioso di questa pianta e capire perché è soprannominata la pianta degli smemorati.
Curiosità e simbolismi legati al pothos
Il primo dettaglio curioso riguarda proprio il nome dalle origini ancora non del tutto chiare. Una delle teorie più accreditate suggerisce è che pothos derivi da “potha,” un termine che in Sri Lanka significa sconosciuto. Anche il nome scientifico “Scindapsus” si riferisce a qualcosa di non ben identificato.
Fatto sta che questa pianta ritenuta sconosciuta e rara è stata utilizzata in diverse culture e gli sono stati attribuiti simbolismi diversi. Ad esempio nelle culture Maori della Nuova Zelanda, veniva utilizzata per adornare gli sposi in quanto simbolo di amore e di affetto.
Il pothos, come accennato all’inizio dell’articolo, viene soprannominato anche “pianta degli smemorati” per via della straordinaria semplicità con cui può essere coltivato. Si adatta anche a chi non ha alcuna nozione di giardinaggio e a chi dimentica di annaffiare le proprie piante. Il Pothos, oltre a resistere alla siccità, può prosperare anche in condizioni di scarsa illuminazione. Questa sua capacità di adattamento e di sopravvivenza la rende la pianta perfetta alle persone impegnate o smemorate.
Oltre queste caratteristiche, il pothos in base a diversi studi scientifici scientifici ha dimostrato di possedere delle doti che gli permettono di ridurre lo stress e favorire il benessere mentale e fisico. Questo perché in primis ha la capacità di purificare l’aria rimuovendo le tossine inquinanti presenti sopratutto in ambienti chiusi.
Poi attraverso il processo di traspirazione, la pianta può aumentare il livello di umidità nell’aria, caratteristica utilissima sopratutto in inverno quando l’uso del riscaldamento può rendere l’aria interna estremamente secca.