Ansia notturna: cause e metodi per superarla
Soffrite anche voi di ansia notturna e attacchi di panico in piena notte? Ecco alcune cause e cosa si può fare
Soffrite di ansia notturna e di attacchi di panico che vi svegliano con la tachicardia e il cuore in gola? Non siete i soli, in tanti soffrono di questa patologia senza neanche saperlo. Di notte si tende ad avere maggiori probabilità di avere la mente offuscata da pensieri negativi che conducono a uno stato di ansia. Con il termine di ansia notturna si intende una sensazione di irrequietezza e tensione durante la notte, in particolar modo prima di andare a dormire.
Cosa fare in caso di ansia notturna?
L’ansia notturna si manifesta quando la mente anticipa un possibile pericolo o minaccia, causando una serie di reazioni fisiologiche, cognitive e comportamentali scatenati da picchi di cortisolo, l’ormone dello stress.
Di per sé l’ansia ha una funzione adattativa: è necessaria per la sopravvivenza ed è un meccanismo di difesa. Tuttavia quando l’ansia è costante ed eccessiva e nasce come risposta a falsi allarmi o quando si sopravvaluta il pericolo, ecco che porta a una risposta ansiogena patologica che, spesso, si manifesta di notte.
L’ansia vera (non il “Ho l’ansia” detto a sproposito per qualsiasi motivo) crea un vero e proprio disagio somatico, peggiorando la vita quotidiana di chi ne soffre, che rimane spesso paralizzata nel non riuscire ad agire.
Ma quali sono i sintomi dell’ansia notturna? Eccoli:
- tachicardia
- palpitazioni
- senso di soffocamento
- senso di oppressione nella zona toracica
- sudorazione fredda e abbondante che non dipende dalla temperatura esterna
- nausea
- vomito
- diarrea
- mal di pancia
- senso di irrealtà o di essere separati da se stessi
- paura di perdere il controllo o di morire
Fra le tante cause dell’ansia notturna riconosciamo:
- stress collegati alla vita quotidiana: fra di essi abbiamo problemi di relazione, stress al lavoro, problemi economici, paure e fobie varie
- traumi (anche stress post traumatico)
- fattori biologici e genetici
Combattere l’ansia notturna non è facile, c’è bisogno di un’assistenza professionale e, spesso, di una vera e propria psicoterapia. Non pensiate che prendere le goccine per dormire meglio o la melatonina risolvano il problema: facilitano il sonno, ma il problema che scatena l’ansia rimane sempre lì. Tocca risolverlo prima o poi, altrimenti l’ansia rifarà sempre capolino.
Nell’attesa della visita con uno psicoterapeuta, ecco che potete fare diverse cose:
- svolgere attività fisica che aiuta il corpo a rilasciare la tensione e a rilassarsi. Da non fare subito prima di andare a dormire, ma almeno due ore prima. Anche meditazione, yoga e tecniche di rilassamento vanno bene, così come gli esercizi di respirazione profonda, utili soprattutto in caso di iperventilazione
- stabilire una routine pre sonno
- evitare l’uso di sostanze stimolanti come alcol, cioccolato e caffeina prima di andare a dormire