Semi di lino vs semi di chia: quali è meglio consumare?

Semi di lino e di chia: caratteristiche, benefici e differenze di questi due super food

Quando si parla di alimentazione e di sana nutrizione vengono spesso nominati due alimenti ritenuti un toccasana per la salute, i semi di lino e i semi di chia. In questo articolo vogliamo conoscerli meglio, metterli a confronto e scoprire le differenze, i benefici di entrambi e come utilizzarli.

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Semi di lino e di chia, due elisir di benessere per l’organismo

I semi di lino sono piccoli semi marroni o dorati, e provengono dalla pianta del lino. Sono ricchi di fibre, acidi grassi omega-3 e antiossidanti. I semi di chia, invece, provengono dalla pianta Salvia hispanica e sono caratterizzati da un colore scuro o bianco. Anche i semi di chia sono molto nutrienti ma oltre a contenere gli stessi nutrienti dei semi di chia, hanno anche un alto contenuto di calcio, manganese e fosforo.

Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali invece i semi di lino sono più calorici, con circa 534 kcal per 100 grammi, mentre i semi di chia forniscono circa 486 kcal. I semi di lino possono essere consumati in molti modi, ma l’importante è macinarli, in quanto se mangiati sani il corpo non è in grado di utilizzare i loro nutrienti. Una volta macinati possono essere aggiunti a frullati, yogurt o utilizzati per preparare pane e dolci.

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I semi di chia invece possono essere utilizzati in insalate, frullati, o anche come sostituto delle uova in ricette vegane. Una caratteristica interessante di questi semi è la loro capacità di assorbire acqua e gonfiarsi, creando un gel che li rende ideali per preparazioni come budini o frullati.

Ad ogni modo, a parte le differenze entrambi questi alimenti offrono importanti vantaggi per la salute. Grazie al contenuto di acidi grassi omega-3, contribuiscono alla salute del sistema cardiovascolare aiutando a prevenire le malattie cardiache. Grazie invece all’elevato contenuto di fibre, migliorano la digestione, il transito intestinale e riducono la stitichezza.

Infine, grazie al contenuto di ferro, questi due alimenti contribuiscono a una migliore ossigenazione cellulare e riducono il rischio di anemia.

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