La pianta straordinaria che devi assolutamente conoscere: è ricca di proteine e vitamina C
Per rimanere in ottima forma, fai tesoro delle sue proprietà
Prendersi cura del proprio benessere è sintomo di buon senso. Non esiste mai un “troppo presto” quando in ballo ci finisce la salute. A prescindere da quanto tu possa essere giovane, adottare delle buone abitudini ti consentirà di restare in forma. Madre Natura ci mette a disposizione dei fantastici doni, tipo la Moringa oleifera.
Proveniente dall’Asia, più nello specifico da India e Pakistan, costituisce un toccasana, meritevole di essere provato. Andiamo a scoprirne le proprietà e come trarne appieno beneficio.
Moringa olefeira, la pianta elisir di lunga vita proveniente dalla lontana Asia
L’altezza elevata (raggiunge fino i 7 metri), il tronco robusto e i rami sinuosi rendono facilmente riconoscibile la Moringa. Le foglie color verde smeraldo attirano l’attenzione, mentre il profumo inebriante emanato dai fiori richiama gli insetti.
Resiste senza problemi alla siccità e prospera in terreni poveri, accontentandosi di un clima acido o alcalino. Il suo asso nella manica? Un sistema di radici profonde che le permette di estrarre nutrienti pure dai terreni più aridi.
La natura ha dotato la Moringa di un “kit di pronto soccorso”. Le foglie vantano qualità antinfiammatorie e antiossidanti, in contrasto ai radicali liberi come fossero un esercito di minuscoli guerrieri. A quanto pare, il loro potere è simile all’ibuprofene.
La Moringa è anche un ingrediente delizioso in cucina. Le foglie, ricche di proteine, vitamine (su tutte la C) e minerali, possono essere gustate crude in insalata (con un pizzico di piccantezza), cotte come gli spinaci o trasformate in frullati energizzanti. I frutti regalano un gusto simile agli asparagi se bolliti immaturi.
I fiori, invece, donano un tocco raffinato alle insalate, mentre dai petali si ricava un miele ambrato dal gusto inconfondibile. I semi, tostati e bolliti, ricordano i ceci e consentono di realizzare un olio pregiato. Occhio, però, alle radici, poiché contengono un alcaloide potenzialmente neurotossico se assunto in quantità eccessive.