Sembra un’alga che si muove ma non è così: di cosa si tratta
Di primo acchito, verrebbe da scambiarlo per un'alga e invece è tutt'altra cosa
Un video pubblicato su TikTok ha fatto il giro del web: ritrae una strana creatura marina, difficilmente catalogabile. In rete sono emerse ricostruzioni di ogni tipo, alcune più razionali, altre meno. La tesi più gettonata vuole che sia un’alga.
E se ti dicessimo che non è vero? Le apparenze tendono, talvolta, a trarre in inganno. In realtà, si tratta di una “basket star”, ovvero una “stella a cesto”, un echinoderma dal nome evocativo, atto a descriverne l’aspetto intricato e insolito.
Sotto le sembianze di un’alga si cella ben altro animale
Originario della Malesia, l’esemplare ritratto nella clip è stato filmato dal pescatore Mat Jahan, acclamato dagli internauti. Sfondato il muro dei 10 milioni di visualizzazioni sulla popolare piattaforma social cinese, è diventato una sorta di caso nei meandri di internet. Sembra appartenga alla famiglia dei gorgonocefalidi, comprendenti le specie di maggiori dimensioni tra gli ofiuroidei, il gruppo delle stelle serpentine.
Le basket star presentano il disco centrale, in grado di raggiungere i 14 cm di diametro, e delle lunghe braccia, ramificate ripetutamente fino a raggiungere i 70 cm di lunghezza. Queste creano una sorta di cesto o rete impiegata dalla stella marina per catturare le sue prede.
Predatori lenti ma efficaci, si posizionano su punti sopraelevati del fondale, tipo spugne, rocce e coralli. Attendono pazientemente l’arrivo di gamberetti, krill e altri piccoli invertebrati passino di lì e – zac – sferrano l’attacco.
Una volta afferrata la preda, la avvolgono e la intrappolano, sfruttando le braccia ramificate: una sorta di “rete da pesca”. Certe specie hanno pure dei minuscoli uncini e spine, il che rende la presa ancora più salda e letale. Dopo aver preso la vittima designata, la trasportano verso la bocca, situata sotto il disco centrale, dai piccoli pedicelli ambulacrali, adottati dagli echinodermi per muoversi sul substrato. È proprio vero che la natura non smette mai di sorprenderci: le immagini “parlano” chiaro!