Iperventilazione e ansia: come affrontarle
Soffrite di ansia e attacchi di panico? Ecco i sintomi a cui prestare attenzione e cosa fare per affrontare questa situazione
L’iperventilazione è un sintomo classico delle crisi d’ansia e degli attacchi di panico. Per evitare attacchi in tal senso è importante conoscere i fattori scatenanti dell’ansia, in modo da cercare di gestirli e, possibilmente, evitarli. Ma che cos’è l’iperventilazione?
Iperventilazione e ansia: cosa fare?
Se avete già avuto attacchi di ansia o di panico, conoscerete di sicuro la sensazione dell’iperventilazione. Il respiro si fa corto e rotto, si ha la sensazione che manchi l’ossigeno, di soffocare, tanto che si tende a respirare a bocca aperta, ma la sensazione peggiora… Il tutto complicato da tremori, tensione muscolare e via dicendo.
Nell’iperventilazione tendiamo ad eliminare più anidride carbonica di quella prodotta dal corpo. Quello che succede è questo:
- quando respiriamo normalmente, c’è un certo equilibrio fra ossigeno e anidride carbonica
- durante un attacco di panico, però, tale equilibrio viene rotto, i polmoni ne risentono e si ha un’alterazione della quantità di ossigeno e anidride carbonica nel sangue
- il cervello rileva tale squilibrio e tende a ridurre l’impulso respiratorio in modo da far ritornare l’equilibrio
- nel momento in cui il cervello, però, invia l’ordine di ridurre la respirazione, ecco che proviamo un senso di soffocamento. La sensazione è quella che il nostro corpo si rifiuti di respirare normalmente
- il tutto è aggravato dall’ansia e dall’agitazione, dunque ci sforziamo di respirare con la occa per cercare più ossigeno, finendo però con l’aggravare la situazione
Questi sono i sintomi dell’iperventilazione a cui prestare attenzione:
- sensazione di soffocamento
- senso di oppressione al petto
- sudori freddi (sentite caldo e freddo contemporaneamente)
- formicolio
- vertigini
- palpitazioni
- gambe deboli
- vista annebbiata
- tensione muscolare
- confusione mentale
Ovviamente se si soffre di ansia o di attacchi di panico, è bene chiedere un consulto con uno specialista. Nel frattempo che abbiamo l’attacco, però, quello che dobbiamo fare è:
- imporci di respirare regolarmente e con calma (se cerchiamo di inspirare troppo velocemente, infatti, aumentiamo il senso di soffocamento)
- manteniamo la calma: è un attacco di panico, non un infarto
- provate a respirare con le labbra increspate, come quando dobbiamo spegnere una candela
- provate a respirare coprendo la bocca e una sola narice, con l’altra narice pervia. In questo modo respirerete più lentamente, aumentando la quantità di anidride carbonica nei polmoni. L’alternativa è respirare in un sacchetto di carta