Coltivare le patate in vaso? Prendi quelle germogliate e usale così

Lo saprai di certo, ma preferiamo dirtelo comunque, casomai la memoria ti giocasse qualche cattivo scherzo: le patate sono ortaggi fondamentali. È bene inserirle nella nostra alimentazione per mantenere il nostro corpo in buona salute.

Non ti piacerebbe coltivarle in casa? Forse ti trattiene la convinzione che sia troppo complicato. Ebbene, è una falsa credenza, abbastanza diffusa, tuttavia dettata dalla sola scarsa conoscenza. Capita di andare incontro ad alcune delusioni, attribuibili, però, a una metodologia errata. Nel corso dei prossimi paragrafi ti racconteremo quali sono i passaggi fondamentali per stimolarne la crescita in vaso.

Come coltivare le patate in vaso: i passaggi da osservare, partendo da quelle germogliate

Le patate preferiscono un terreno abbastanza acido, con un pH intorno a 6. È bene che sia drenante a sufficienza, onde evitare ristagni d’acqua, potenzialmente capaci di negare ogni chance di sopravvivenza. Arricchisci mediante del letame o del compost, prima di piantare: fornirai gli opportuni nutrienti.

In merito alla semina, la tecnica principale consiste nell’utilizzare i tuberi, anziché i semi. Prediligine sani e interi, o tagliali in pezzi, con ciascuno avente almeno due o tre “occhi” (leggi: germogli). Collocali in un luogo fresco e luminoso per circa sette giorni e passa allo step successivo. Il periodo più indicato è in primavera, quando le temperature superano la soglia dei 12-15 gradi Celsius. Nelle zone maggiormente calde è ok pure in autunno.

Interra i tuberi a 10 cm di profondità, distanti di 30 cm l’uno dall’altro e a distanza di 50-80 cm tra le file. Annaffia in modo regolare, rincalza le piante col proseguire della crescita ed elimina le erbe infestanti.

Alla raccolta potrai passare una volta ingiallite e appassite le foglie, indicativamente 80-100 giorni dopo la semina. Scava senza essere troppo energica intorno alle piante e conserva il frutto del tuo lavoro in un luogo fresco, asciutto e umido.