Il segreto per coltivare i mandarini in casa

Coltivare i mandarini in casa non è utopia, soprattutto agli inizi

Coltivare mandarini in casa è possibile? Sì, che lo è! Tuttavia, bisogna sottolineare delle premesse: l’albero crescerà gradualmente e, di conseguenza, servirà maggiore spazio. Dunque, è essenziale pianificare in anticipo dove collocarlo una volta diventato troppo grande.

Come coltivare i mandarini in casa

Mandarini

Per coltivare mandarini in casa, scegli con attenzione il vaso. Utilizzane uno medio, al quale aggiungere sul fondo rocce o argilla, così da migliorare il drenaggio. Inserisci uno strato di sabbia, al fine di favorire la circolazione dell’aria. Riempi con un terriccio costituito da humus, perlite, torba o compost. Innaffia e pianta i semi soltanto quando sarà abbastanza umido. Non esagerare nell’apporto idrico, altrimenti provocherai dei ristagni d’acqua, spingendo la cultivar a una morte prematura.

Mandarino

I semi di mandarino lavali in maniera accurata e nel terreno esegui dei piccoli buchi, da coprire mediante un po’ di terriccio. Provvedi a mantenere il terreno umido, coprendo il vaso con un sacchetto di plastica o una pellicola trasparente. Collocalo in un luogo caldo, al riparo dalla luce solare diretta. Irriga regolarmente, entro certi limiti. Lasciarsi prendere troppo la mano risulta controproducente.

Fai passare tre settimane circa e i primi semi dovrebbero germogliare. Attendi il loro pieno sviluppo, dopodiché rimuovi il sacchetto o la pellicola. Ricordati sempre di privilegiare un’area illuminata, ma non esposta ai raggi solari.

Limone

Nella stagione primaverile, concima tre volte al mese con del compost o un fertilizzante liquido ricco di ferro, magnesio e zinco. Alla progressiva crescere dell’albero di mandarino, avrai il compito di rinvasare in contenitori sempre più capienti.

Al raggiungimento di dimensioni eccessive da tenerlo all’interno dell’abitazione, trapiantalo in piena terra. In estate, ti conviene spostare il vaso all’aperto in una zona semi-ombreggiata. Occhio a eventuali sintomi di malattie e della presenza di insetti, che possono attaccare la pianta. Quanto prima individuerai la minaccia, tanto più limiterai i danni da esso derivanti.

Articoli correlati