I nostri antenati la utilizzavano spesso, sia in cucina che come rimedio naturale: adesso molte persone la cercano
Piantaggine lanceolata, l'erba medicinale in grado di apportare numerosi benefici
Tra l’infinità di erbe medicinali presenti in natura, ne esiste una utilizzata anche dai nostri nonni visto le grandi proprietà benefiche, la piantaggine. Quest’erba medicinale cresce spontaneamente nei campi, lungo i margini delle strade e nelle campagne incolte. Ha foglie ovali, appuntite e pelose, che si sviluppano a rosetta basale e fiori di colore bianco o viola, raccolti in spighe strette e allungate. Anche se si sviluppa tutte le stagioni, è particolarmente attiva durante la primavera e l’estate.
Proprietà e utilizzi della piantaggine lanceolata
Quello che l’ha sempre resa speciale però è che rappresenta una vera risorsa della natura, grazie alle sue molteplici proprietà terapeutiche. Nella tradizione contadina, era usata come “rimedio di pronto soccorso” e ancora oggi viene utilizzata per via delle sue azioni benefiche, come quella rilassante, espettorante, antispasmodica e cicatrizzante. È inoltre utile per combattere cistiti, diarrea, infezioni polmonari e problemi digestivi come la gastrite e la sindrome del colon irritabile.
Per beneficiare delle sue proprietà può essere consumata sotto forma di tintura, succo, sciroppo o infuso. Per esempio, la tintura può essere assunta da 3 a 5 ml 3 volte al giorno per contrastare il catarro, mentre il succo ottenuto dalle foglie essiccate, può essere applicato direttamente sulle ferite o assunto 2 volte al giorno per combattere varie patologie come cistiti, diarrea e infezioni polmonari.
L’infuso di piantaggine lanceolata se bevuto 3 volte al giorno è utile per combattere il catarro, per fare gargarismi e per alleviare il mal di gola. Lo sciroppo, preparato mescolando 225 grammi di zucchero a 300 ml di infuso, può essere assunto per alleviare mal di gola e tosse. Infine, le foglie verdi macinate possono essere utilizzate per preparare un cataplasma da applicare sulle ferite che stentano a guarire o sulle ulcere croniche. Questa pianta può anche essere utile per lenire le punture di insetti.