Conosci la pianta che non muore mai? Come coltivare il Sempervivum

Sempervivum, la pianta longeva e facile da curare

Anche se non siete esperti giardinieri, sicuramente conoscete il Sempervivum, una piccola succulenta praticamente immortale, vista la sua capacità di sopravvivere in ambienti ostili e senza troppa manutenzione. In passato si credeva persino che questa pianta avesse il potere di proteggere le case dai fulmini, tanto che Carlo Magno la fece coltivare sul tetto delle sue case. Se anche voi siete rimasti affascinati, ecco alcuni consigli utili per coltivarla.

succulenta

Coltivazione e cura del sempervivum

Il Sempervivum o Semprevivo è una pianta succulenta perenne che si distingue per la sua longevità e la facilità di coltivazione. Con oltre 50 specie diverse, questa piccola pianta ha la rara capacità di moltiplicarsi attraverso le sue rosette di foglie carnose. Ogni specie varia sia in forme che in colori. È possibile trovarla con foglie dal verde al rossastro o addirittura con sfumature viola.

Originario di diverse regioni europee, asiatiche e africane, questa succulenta si adatta a vari tipi di terreni e climi. Con la fioritura, che di solito avviene in primavera o estate, le piante adulte muoiono, lasciando dietro di sé numerose rosette che porteranno alla nascita di nuove piante.

Tra le varietà più popolari troviamo il Sempervivum arachnoideum, con rosette lanuginose bianche che ricordano una ragnatela; il dolomiticum, resistente al gelo e ai lunghi inverni; il tectorum, icona di robustezza che cresce fino a 3000 metri di altitudine e il grandiflorum, con fiori grandi e foglie profumate.

semprevivo

Il Sempervivum può essere coltivato sia in vaso che in giardino. Anche se adattabile, preferisce posizioni soleggiate e un terreno drenante, come tutte le succulente. Se desiderate coltivarlo in vaso è preferibile scegliere un terriccio apposito per piante grasse e irrigare con moderazione, per evitare che l’acqua ristagni facendo marcire le radici.

La riproduzione di questa succulenta può avvenire per seme o per talea. La pianta è generalmente resistente ai parassiti, ma può essere attaccata da lumache, cocciniglie e afidi o colpita da marciume radicale.

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