Tagli sul pane, sai a cosa a servono davvero? Hanno uno scopo ben preciso

Uno degli alimenti che non mancano mai sulle nostre tavole è il pane. Che sia col sale o senza, col glutine o senza, ecco che il pane è una presenza scontata nei nostri pasti. Tantissime, poi, le tipologie di pane che variano a seconda del tipo di farina usata, della metodica di preparazione e cottura, fino anche alle sue numerose forme. Pagnotte, rosette, filoni… Se ci avete fatto caso, però, alcune tipologie di pane presentano delle specie di fessure sulla superficie. Ebbene: vi siete mai chiesti a cosa servano i tagli sul pane?

L’insospettabile funzione dei tagli sul pane

I tagli sul pane presente in alcune tipologie di pagnotte non è solo un fattore estetico. In realtà ci sono diversi motivi per cui panettieri e panificatori praticano questi tagli:

• lievitazione: i tagli permettono un maggior controllo della lievitazione del pane durante la fase di cottura. Se vi siete cimentati nella preparazione casalinga del pane, vi sarete resi conto che, durante la cottura, il pane aumenta di volume. Questo è dovuto al fatto che si forma del vapore al suo interno. Se non ci fossero i tagli, il pane, a causa di questo aumento di volume, potrebbe facilmente rompersi durante la cottura

• cottura: i tagli consentono al pane di cuocere uniformemente anche all’interno. Questo perché dal taglio esce l’umidità in eccesso contenuta all’interno del pane. In tal modo la crosta rimane poi croccante e dorata come piace a noi. Se invece il pane non avesse i tagli, la crosta sarebbe più spessa e dura
• sapore: collegandoci al punto precedente, modificando opportunamente la forma e la profondità di questi tagli, è possibile stabilire quanta umidità evapori durante la cottura. Il che va ad influenzare direttamente non solo la formazione della crosta, ma anche la consistenza del pane e il suo gusto

A proposito: sai qual è il trucco per conservare più a lungo il pane? Ti faccio già uno spoiler: non è il frigorifero.