Albero di Maracuja, la pianta che dà vita ad un frutto straordinario

Se vivi in un clima mite, hai delle chance di coltivare con successo l'albero di Maracuja

Il frutto della passione, con il suo sapore esotico e la sua buccia coriacea, ha conquistato i palati di molti. Il suo nome scientifico è Passiflora edulis e include anche l’albero di Maracuja.

Inoltre, la cultivar vanta una bellezza unica e distintiva. Con le loro tonalità cangianti, i fiori abbelliscono qualsiasi giardino, conferendo un tocco originale.

Le condizioni ideali per coltivare l’albero di Maracuja e quale metodo applicare

Albero di Maracuja

La Passiflora edulis ha due sottospecie. La prima, la Maracuja, offre frutti di piccole dimensioni, dal colore rosso scuro e dal sapore intenso. La seconda, la Plassiflora gialla, presenta fiori di maggiori dimensioni, di tonalità verde scuro che talvolta vira verso il giallo, con un sapore più dolce e delicato.

Specie di passiflora

Forse ti sfugge che la coltivazione può anche avvenire in Italia. Benché sia una specie dal forte richiamo esotico, provenendo dal Sud America, ci sono delle chance di crescerla con successo, a patto di essere aiutati dal tempo.

I climi caldi e subtropicali ne stimolano lo sviluppo. Se abiti in una regione con inverni miti e temperature mai inferiore ai 5°C, hai modo di provare.

Frutto in un piattino

Scegli, innanzitutto, un terreno fertile e ben drenato, così da evitare ristagni d’acqua, potenzialmente in grado di danneggiare le radici. Esegui un’irrigazione costante, soprattutto durante la stagione estiva, per mantenere un buon grado di umidità, senza mai esagerare nelle quantità. Il metodo da porre in pratica è il solito: infili un bastoncino, tipo quello di uno stuzzicadenti, o un dito e ne valuti la consistenza.

Per quanto riguarda l’esposizione, mettila bene al sole, in maniera da favorire la crescita e la fioritura. Siccome la pianta è rampicante, richiede un traliccio o una struttura su cui arrampicarsi.

Infine, ricordati di effettuate una potatura graduale: basta una volta all’anno. Ciò ti consentirà di ottimizzare i nutrienti, che eviterai di disperdere, e, di conseguenza, favorirai la formazione di nuovi frutti.

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