Come riutilizzare le bucce d’arancia per profumare tutta casa
Le bucce d'arancia possono avere ancora una loro funzione!
Mai sprecare ciò che la natura ci mette a disposizione! Spesso non ci rendiamo neppure conto della nostra grande fortuna, tanto da perderla completamente di vista: le bucce d’arancia ne sono un classico esempio.
Per la salute del nostro sistema immunitario, soprattutto durante la fredda stagione, bisognerebbe fare un bel pieno di vitamina C. Gli agrumi costituiscono la soluzione ideale, nonché la più pratica. Ad esempio, le spremute vengono parecchio apprezzate, specialmente nel caso dei bambini.
Parecchio adottati in cucina, si hanno tante tipologie quante se ne vuole. Non solo da assumere direttamente, bensì pure da ingredienti di varie ricette. Normalmente, buttiamo le bucce d’arancia ed è un peccato. Se seguirai la nostra ricetta noterai evidenti benefici.
Riguardo agli ingredienti ti servono:
- 3 arance;
- 1 limone;
- aceto di vino bianco;
- 1 barattolo;
- 1 spruzzino.
Spremi gli agrumi e goditi una salutare spremuta, salvando le bucce d’arancia! Noterai la presenza di preziosi residui al loro interno. Ecco la base da cui elaborare il tuo detergente casalingo, semplice e pronto all’uso.
Bucce d’arancia, guai a sprecarle!
Recupera un barattolo e inserisci all’interno tutte le bucce (da fare in precedenza a fettine). Se necessario esercita un po’ di pressione e versaci sopra dell’aceto, la dose idonea a coprire le bucce, fino all’orlo del contenitore stesso. Ora chiudilo e tienilo al riparo da fonti di luce per un paio di settimane.
Tale intervallo serve affinché le bucce d’arancia si macerino a dovere e rilascino, quindi, degli elementi utili a creare il detergente.
Lasciate passare le due settimane, esegui un filtraggio completo e liberati delle bucce. Con il liquido costituito da estratti di agrume e aceto, riempi lo spruzzino e applicalo su qualsiasi superficie vada trattata, incluse le parti in acciaio.
Il risultato ti lascerà a bocca aperta ed emanerà un odore piacevolissimo. Chiaramente, si può attuare il medesimo procedimento pure nel caso di altri agrumi, quali, ad esempio, limone, mandarino e pompelmo.