Avete mai visto come l’ananas nasce dalla sua pianta?

L’ananas è uno dei frutti tropicali più gettonati nei confini europei. Secondo la tesi prevalente, fu importato in Europa da Cristoforo Colombo. Durante la sua spedizione nelle Indie, l’esploratore genovese ne rimase folgorato ed è grazie a lui se oggi ce lo possiamo gustare nelle nostre tavole.

Oggi il maggiore produttore ed esportatore sono i Caraibi, anche se in Africa e Oceania viene altresì coltivata, così come a casa. Eppure, nonostante numerose famiglie lo consumino con regolarità, in pochi sanno da dove viene raccolto. Proprio ciò di cui ti andremo a parlare nel corso dei prossimi paragrafi.

Ananas: dove e come nasce dalla sua pianta

Ebbene, l’ananas, a differenza degli altri frutti tropicali tipo il cocco, non cresce sugli alberi. Ne sei rimasta sorpresa, vero? In effetti, siamo davvero poco informati sui piccoli, grandi “misteri” della natura.

Cresce nelle regioni tropicali e subtropicali, dove il clima caldo è una costante in ogni stagione. Non esistono periodi di prolungato freddo, il che è essenziale per una coltivazione forte e rigogliosa. Difatti, sotto i 18 gradi va in profonda difficoltà. I risultati li si vedono strada facendo: occorre attendere un anno circa, caratterizzato da una costante esposizione al Sole e da annaffiature regolari.

La pazienza è, ancora una volta, la virtù dei forti. Pertanto, tienine conto qualora tu abbia l’intenzione di coltivarla. All’inizio potresti anche provare un pizzico di frustrazione, se parti convinta di assistere nel giro di breve a dei risultati. E magari non è nemmeno tua la responsabilità, date le tempistiche appena illustrate.

Quando verrà il momento opportuno, la pianta darà vita a fiori dalla tonalità tendente al violaceo: il frutto rappresenta l’infruttescenza. Col suo arrivo la pianta muore e andrà, dunque, ripetuto il processo da zero per avere ulteriori meraviglie. Comunque, le importanti proprietà e il gusto squisito giustificano il tempo dedicatole. Non credi anche tu?