Quante volte si possono lavare le mascherine FFP2? Lo rivela un test
Una rivista francese indica quante volte è possibile lavare la stessa mascherina FFP2
Le mascherine FFP2 (note anche come NK95 o N95) sono ormai diventate parte integrante della vita di tutti i giorni.
Questo a seguito del decreto emanato a dicembre 2021, quando le autorità italiane hanno introdotto l’obbligo di indossarle su ogni mezzo di trasporto (bus, treni, tram e aerei), nei musei, nei teatri, nelle sale da concerto e locali simili, nonché durante eventi musicali e sportivi.
Malgrado il Governo abbia bloccato il prezzo a 0,75 euro, l’impiego quotidiano potrebbe generare una spesa significativa, senza poi contare i danni ambientali, legate ai processi di produzione e smaltimento.
Come indicano gli esperti, l’utilizzo continuativo è possibile per un massimo di 8 ore circa; tuttavia, i ricercatori del Deaconess Medical Center di Boston hanno confermato, attraverso uno studio pubblicato sull’American Journal of Infection Control, che si possono sterilizzare più volte, senza la perdita della loro efficacia.
Il numero massimo dei lavaggi per le mascherine FFP2
Tralasciando il metodo approvato dagli studiosi americani, poiché inapplicabile lontano dai laboratori chimici, proviamo a porci un’altra domanda, dai risvolti pratici: quante volte possiamo lavarle a casa? Un test effettuato di recente dal magazine francese dei consumatori Que Choisir ha concluso che le mascherine FFP2 conservano la loro efficacia fino a un massimo di 10 lavaggi in lavatrice.
Si sono presi in esame le caratteristiche di traspirabilità (standard ISO 9237) e di filtrazione (resistenza alla penetrazione di particelle superiori a 3 µm) delle maschere nuove e dopo 10 lavaggi a 60° C. Al termine di ciascuno, le mascherine sono state messe in asciugatrice.
Per quanto attiene alla filtrazione, le 4 maschere testate si sono rivelate davvero efficaci: filtrano, in modo perfetto, particelle da 3 µm per più del 99,99 per cento sia quando sono nuove sia dopo 10 lavaggi e asciugature.
È sconsigliata, però, l’applicazione del metodo in ambiente medico, dove la carica batterica impone almeno una fase di disinfezione, mentre è suggerito per la protezione in strada, nei negozi o nei trasporti.