Potare l’oleandro: 6 motivi che devi assolutamente conoscere
6 buoni motivi per potare l'oleandro regolarmente
L’oleandro è una pianta sempreverde molto amata per la sua resistenza e la bellezza dei suoi fiori, capaci di donare un aspetto unico al giardino. Sebbene sia una pianta semplice da coltivare ha bisogno di un’adeguata potatura per avere un aspetto sempre rigoglioso. Oggi andremo a vedere nel dettaglio quanto e quando eseguire questa operazione.
6 validi motivi per potare l’oleandro
La potatura dell’oleandro è fondamentale per diversi motivi. Questa pianta ha una crescita rigogliosa e può raggiungere altezze significative se non viene potata regolarmente. La potatura permette quindi di controllare la forma.
Oltre la forma, essendo una pianta che cresce molto rapidamente e in modo incontrollato, va potata per evitare che invada cortili o porzioni del giardino già coltivate.
L’oleandro è noto per la sua abbondante fioritura estiva, ma per far sì che la pianta produca un gran numero di fiori è necessario potarla regolarmente. La potatura favorisce la formazione di nuovi germogli e di nuovi rami su cui si svilupperanno i fiori.
La potatura serve anche a eliminare eventuali rami morti o malati. Questi rami, oltre a dare un aspetto poco gradevole all’oleandro, possono rappresentare un rischio per la sua salute. Rimuovendo i rami morti o malati, si evita che queste parti infette possano diffondere malattie o comprometterne la salute generale.
Dopo un periodo di crescita prolungata, l’oleandro può diventare legnoso e meno vigoroso. La potatura favorisce la formazione di nuovi germogli e di nuove ramificazioni, consentendo alla pianta di rigenerarsi e mantenersi giovane. La potatura di ringiovanimento va effettuata ogni 4-5 anni.
Sebbene l’oleandro sia una pianta resistente che si adatta bene a temperature e ambienti vari, può soffrire di disseccamento quando viene esposta a venti freddi o a temperature gelide. Potarlo prima dell’inverno significa eliminare eventuali rami deboli o danneggiati che potrebbero essere più sensibili.