La chiamano la pianta della preghiera: scopri come coltivarla in vaso
Tra le piante ornamentali, la maranta è una delle più affascinanti e può essere coltivata anche in vaso: andiamo a scoprire come
Scoperta la prima volta nel XVI secolo, la maranta, meglio nota come pianta della preghiera, è una pianta ornamentale, proveniente dalle foreste equatoriali di Brasile e Guyana.
Come coltivare la pianta della preghiera in vaso
Il curioso soprannome affibbiatole dipende dal suo peculiare comportamento. Avendo la proprietà della nictinastia, si muove in relazione alla luce solare. Dunque, in caso di buona illuminazione le foglie si muovono, mentre durante le ore notturne tendono a diventare piatte. Il movimento ricorda quello delle mani in preghiera, da qui il caratteristico soprannome, tanto diffuso da aver soppiantato o quasi il nome originale.
Appartenente alla famiglia dei sempreverdi, la maranta presenta dimensioni comprese tra i 30 e i 50 cm, mentre le foglie assumono varie tonalità di verde, più scuro o più chiaro. Le venature sono in grado di conferirle quel tocco ulteriore di fascino, che la rendono tanto apprezzata dagli amanti del giardinaggio. Se intendi “unirti” al club e provare, dunque, a coltivare la pianta della preghiera, potrebbero tornarti utili alcune indicazioni.
Rispettando certi requisiti, avrai ottime probabilità di farla crescere forte e rigogliosa. Andiamo, allora, a scoprire quali sono i passaggi chiave da osservare per una resa soddisfacente.
Prima di entrare nel merito della tecnica da porre in atto, proviamo a comprendere di cosa necessita la pianta della preghiera. Le condizioni fondamentali, con cui non scendere mai a compromessi, sono in sostanza due: temperature elevate, tra i 20 e i 28 gradi, e una grande umidità, pari o superiore al 90 per cento.
Nel caso in cui tu abbia intenzione di coltivarla in vaso, accertati che abbia abbastanza fori di drenaggio e sia sufficiente spazioso. Altrimenti, sarà quasi certa la morte prematura! Il terreno deve essere umido e ben drenante, mentre l’annaffiatura andrà eseguita con costanza soprattutto in estate. Infine, non è necessaria una vera e propria potatura.