Anche tu hai fatto l’acqua di San Giovanni? Io il giorno dopo la uso così in casa

Ancora oggi diverse famiglie preparano l’acqua di San Giovanni, mettendo fuori casa, nella notte a cavallo tra il 23 e il 24 giugno, una serie di erbe, così da “assorbire” la rugiada. Credenza popolare vuole, infatti, che porti fortuna. La presenza dei fiori conferisce un fantastico profumo ed è un aspetto da sfruttare anche il giorno successivo.

In tanti hanno l’abitudine di buttarla, convinti sia ormai inutile: non è affatto vero! Hai l’opportunità di sfruttarne le qualità in modi diversi, a seconda dei tuoi specifici gusti ed esigenze. Insomma, desideri sapere come sfruttare le qualità del preparato? Allora mettiti comoda e continua a leggere: nei paragrafi successivi ti svelerò due fantastiche modalità di utilizzo, una semplice e l’altra alternativa.

Acqua di San Giovanni: come utilizzarla il giorno dopo

L’acqua di San Giovanni viene usata nella mattina del 24 giugno per lavare le mani e il viso. Il motivo è presto detto: attirerebbe prosperità, in salute, amore e fortuna. Studi scientifici hanno dimostrato che ha un effetto positivo sulla pelle. Prendersene cura è sempre opportuno, a prescindere da quanti anni tu abbia: non si è mai troppo giovani per iniziare!

Anziché gettarti a capofitto verso il centro commerciale a te più vicino, valuta delle alternative green ed economiche. Non farti mancare i fiori di iperico, dall’azione emolliente, lenitiva e antinfiammatoria. Già dopo i primi trattamenti comincerai a scorgere dei benefici. E da allora vorrai inserirli nella tua routine quotidiana, pure perché privi di controindicazioni.

L’acqua di San Giovanni è altresì impiegabile a mo’ di deodorante fai da te. Te l’ho detto all’inizio e te lo ripeto: la fragranza emanata è buonissima, senza poi dimenticare che non stai arrecando alcun danno all’ambiente. Travasa il liquido in un nebulizzatore e spruzzala ovunque desideri, in giro per l’abitazione. Sentiti libera di usarlo a piacimento!