Cosa sono i carciofini selvatici e come si cucinano: la pianta con numerose proprietà benefiche

Siete a conoscenza di tutte le caratteristiche e le qualità dei carciofini selvatici? Andiamo a scoprirle insieme

I carciofini selvatici sono una varietà di carciofi che crescono spontaneamente in diversi paesi del Mediterraneo. Queste prelibatezze, conosciute anche come cardi, sono una vera e propria sorpresa per il palato. Il loro sapore intenso e la loro consistenza morbida e vellutata li rende una vera e propria chicca in cucina.

cardi

Ma andiamo a scoprire insieme tutti i benefici dei carciofini selvatici. In genere, questi carciofi sono raccolti tra marzo e maggio, quando le piante sono completamente sviluppate ma non ancora fiorite. Durante questo periodo, sono di solito più piccoli dei carciofi coltivati, ma sono ancora più gustosi e pregiati.

Proprietà e benefici dei carciofini selvatici

Queste verdure contengono una quantità significativa di vitamina C, necessaria per la formazione del collagene e per proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi. La vitamina B1 presente nei carciofini aiuta invece a metabolizzare i carboidrati e a mantenere in forma il sistema nervoso.

I carciofini selvatici sono anche ricchi di minerali come il ferro, il magnesio, il potassio e il fosforo. Questi minerali sono essenziali per una serie di funzioni vitali del nostro organismo, tra cui la formazione delle cellule del sangue e la regolazione del battito cardiaco.

Inoltre, contengono inulina, una fibra solubile che può aiutare a regolare il livello di zucchero nel sangue e a migliorare la salute del sistema digestivo.

pianta selvatica

Il cardo può essere utilizzato in molteplici ricette, sia come contorno, sia come ingrediente principale di piatti come zuppe, risotti o lasagne.

Per prima cosa è importante sapere come pulirli correttamente. Il cardo presenta delle spine lungo le sue foglie, quindi è necessario rimuoverle con cura. Iniziate lavandolo e tagliando via gli steli. Dopodiché, eliminate le coste più spesse e le foglie esterne, di solito quelle più spinose. Una volta rimosse, potete tagliarlo a pezzi e lasciarlo a bagno in acqua e succo di limone per alcuni minuti, in modo da evitare l’ossidazione.

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