Avete mai sentito parlare dell’artiglio del diavolo? Scoprite le proprietà, i benefici e le controindicazioni di questa pianta
Scopriamo tutte le proprietà e i benefici dell'artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo, scientificamente conosciuto come Harpagophytum procumbens è una pianta originaria dell’Africa che ha ottenuto grande popolarità per le sue proprietà curative. Questa pianta cresce principalmente nelle regioni del deserto del Kalahari e Namibia ed è stata utilizzata per secoli dalle popolazioni indigene in Africa per alleviare il dolore e l’infiammazione.
Questa pianta prende il suo nome dai suoi frutti a forma di artiglio dotati di punte rigide simili a quelle di un artiglio. Il termine “del diavolo” si riferisce alla sua capacità di causare dolore e difficoltà nella rimozione dell’artiglio.
Proprietà e benefici dell’artiglio del diavolo
La parte utilizzata dell’artiglio del diavolo è solitamente la radice, che contiene numerosi composti attivi come l’harpagoside, l’acido clorogenico, l’acido caffeico e la procumbide. Questi composti agiscono come antinfiammatorio e analgesico naturali, contribuendo a ridurre il dolore e l’infiammazione del sistema muscolo-scheletrico. L’artiglio del diavolo è particolarmente utile per trattare dolore e infiammazione causati da malattie come l’artrite, l’artrosi, la tendinite, la lombalgia e la sciatica.
Oltre ai suoi effetti antinfiammatori diversi studi hanno dimostrato la sua utilità anche in altri ambiti. Ad esempio, può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, oltre a migliorare la circolazione sanguigna. Questa pianta può anche essere utilizzata per ridurre il dolore mestruale e per aiutare a migliorare le condizioni della pelle come l’eczema e la psoriasi.
In generale, questa pianta viene utilizzata sotto forma di integratore alimentare, capsule o estratti liquidi. Sono disponibili anche prodotti a base di artiglio del diavolo per uso topico come creme, unguenti e gel che possono essere applicati direttamente sulla zona interessata per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Anche se generalmente è considerato sicuro può avere alcuni effetti collaterali ed è sconsigliato alle donne in gravidanza e in allattamento oppure a persone con malattie del fegato e della cistifellea.