No, non sono pezzi di plastica abbandonati sulla spiaggia. Cosa sono davvero e perché non devi assolutamente toccarli
Non toccate questa strana struttura: non è un pezzo di plastica ma le uova di Neverita josephinia
Passeggiando lungo la spiaggia capita di incontrare gli oggetti più strani e disparati. Se vi capita di imbattervi in questa strana struttura che vedete in foto però, non toccatela. Non si tratta di un pezzo di plastica abbandonato ma di nastri di uova di mollusco, la Neverita josephinia.
Effettivamente a primo acchito sembrano davvero pezzi di plastica vista la strana struttura dentellata e dalla consistenza gommosa. Come detto in precedenza però sono uova prodotte dalla Neverita josephinia.
Le femmine di questa specie di mollusco depongono le uova in nastri o tubetti all’interno dei quali le uova sono fra loro strettamente congiunte. Questi nastri, a diretto contatto con l’acqua marina, rimangono appesi alle rocce o alle conchiglie dei molluschi in cui sono stati schiusi.
Le uova all’interno del nastro sono di colore brillante, dal giallo al verde, con un diametro di circa 1-2 millimetri. La deposizione avviene durante la primavera e l’estate, quando le acque sono più calde.
Cos’è la La Neverita Josephinia
La Neverita josephinia ha un guscio globoso e solido di colore bruno o marrone scuro con una superficie levigata, coperta da righe sottili e linee curve concentriche. Il guscio ha una spira piatta e una apertura molto grande rispetto alla dimensione del guscio stesso. La dimensione del guscio può variare da 2 a 5 cm di diametro.
La Neverita vive sui fondali bassi e si nutre di altri molluschi. Si attacca alla conchiglia e la perfora con movimenti rotatori. A dispetto di tutta la poesia e la delicatezza della sua forma questo pesce è una infallibile e vorace predatrice. È, infatti, la responsabile dei perfetti forellini delle conchiglie che troviamo spiaggiate.
Un animale particolarmente diffuso nel Mar Adriatico, soprattutto nelle zone ricche di nutrimento e con acque calme. Se lo si dovesse incontrare, ovviamente il consiglio è quello di non toccarlo e di lasciarlo in pace.