Orchidea, attenzione a questi 3 segnali. Va rinvasata subito!

Ogni due, massimo tre anni sarebbe il caso di procedere con il rinvaso dell’orchidea. Tra le piante più belle in circolazione, riscuote ampi consensi sia per via dei suoi colorati fiori sia per il profumo emanato. Spesso viene regalata proprio perché ha degli enormi pregi, di cui sarai già al corrente.

Ciò che forse ti sfugge è semmai quanto tempo occorre dedicarle, il rovescio della medaglia, se così possiamo dire. Per quanto l’orchidea abbia un colpo d’occhio fantastico, tale da rendere l’abitazione un posto migliore in un attimo, ha delle fragilità non indifferenti. Trascurarla non potrà fare altro che indurre la sua morte prematura.

Segnali sulla necessità di procedere con il rinvaso dell’orchidea

Lo scopo del nostro articolo è proprio di spiegarti, in maniera accurata e approfondita, i segnali da cogliere al volo, onde evitare di lasciarti sfuggire la situazione. Adagiarsi troppo sugli allori provocherà delle conseguenze negative, pertanto conviene attivarsi in anticipo. Vale soprattutto nel caso dei principianti, quando le probabilità di commettere degli errori aumenta esponenzialmente.

Il trucco? Prepararsi a dovere. Parlarne con il tuo rivenditore di fiducia, affinché ti indottrini per bene sulle tecniche da mettere in atto e cerca di monitorarne gli sviluppi. Qualora tu abbia poco tempo da dedicare all’hobby del giardinaggio, l’orchidea rappresenta un osso abbastanza duro. Non te lo diciamo per scoraggiarti, bensì aprirti gli occhi, renderti consapevole delle sfide da affrontare lungo il cammino.

Un segnale da riconoscere il più in fretta possibile riguarda le foglie: se basse e gialle sarà il caso di cercarsi un altro vaso. È altresì opportuno intervenire laddove il terriccio sia pieno di umidità e lungo le radici abbia iniziato a formarsi la muffa.

Il terzo e ultimo scenario da valutare con estrema attenzione è quello dove il vaso è pieno di radici, sorte dai fiori.