Come coltivare i ravanelli in vaso e averli sempre pronti
I ravanelli possono essere seminati pure in vaso, con abbondanti raccolti
I ravanelli possono essere coltivati sia nel terreno sia in vaso. Il vantaggio della seconda opzione risiede nella possibilità di farli crescere quando e come vogliamo. Siamo più liberi in tal senso, perciò può essere una buona idea. Avrai sempre sotto controllo la situazione e ti accorgerai subito se qualcosa non va per il verso giusto.
Consigli utili per la coltivazione dei ravanelli in vaso
A prescindere da quale sia il tipo di coltivazione, è importante conoscerne le caratteristiche specifiche. In caso contrario, sarebbe pressoché impossibile renderla forte e rigogliosa. Il principio, valido ovunque, riguarda pure i ravanelli in vaso, di cui non è facile occuparsi, ma nemmeno troppo complicato.
Se desideri mettere a segno un generoso raccolto, ti raccomandiamo di seguire in maniera attenta e scrupolosa le seguenti istruzioni.
Ogni considerazione deve partire, per motivi che siamo certi capirai, dal periodo adatto allo sviluppo. Quello dei ravanelli in vaso è all’inizio della stagione invernale o in piena primavera. Ebbene sì, le settimane attuali sono la finestra più favorevole. Se ti piacciono, o quantomeno sei allettata dai numerosi benefici sul piano della salute, approfittane al volo.
Valuta l’acquisto dei semi in modo scrupoloso. È, infatti, necessario che siano di buona qualità. Non esiste una sola varietà, bensì diverse. Per schiarirti le idee ti invitiamo a parlarne con il venditore. Forte della esperienza accumulata negli anni di attività, saprà indicarti la via corretta. Di solito, chi lavora nel settore prova un naturale interesse e sarà, dunque, felice di darti una mano.
A proposito, invece, del terriccio, esso deve essere drenante e non troppo compatto. Altrettanto importante è lo stato di buona conservazione, ovvero privo di insetti e parassiti, rei di mandare all’aria qualsiasi sforzo.
Ricordati di annaffiare i ravanelli in vaso a cadenza regolare, in quanto hanno l’esigenza di parecchia acqua. Tasta la superficie per stabilire se è abbastanza umido. Infine, fornisci un adeguato apporto di fertilizzante organico, mettendolo almeno una volta ogni due settimane.