Come coltivare l’avocado in casa: avrai un generoso raccolto
I frutti dell'avocado non devono per forza essere acquistati: lo puoi coltivare da sola!
Chi la dura la vince. Coltivare l’avocado in casa richiede circa sei anni rispetto al momento in cui viene piantata. Se sei disposta ad attendere il momento opportuno, può fare al caso tuo. Quali tecniche bisogna porre in pratica? Il metodo è, tutto sommato, semplice, specie se confrontato con altre piante. Cerca di seguire con attenzione i passaggi che ti indicheremo e il risultato finale ti ripagherà degli sforzi profusi.
Consigli utili per coltivare l’avocado in casa
Partiamo dal concetto di base, ovvero da dove prendere il seme da trapiantare nel terreno. La risposta è piuttosto intuitiva: nel frutto stesso. Recuperalo da lì e lavalo a fondo, senza mai usare troppa forza. Sii energica, entro certi limiti.
Infilaci due o quattro bastoncini di legno e inserisci il tutto in un barattolo pieno d’acqua. Lo scopo dei bastoncini è di evitare di inzupparlo completamente. Se così fosse, infatti, pagheresti l’avventatezza con gli interessi.
Collocalo in una zona soleggiata, in quanto ha bisogno dei raggi solari. Scegliere il punto corretto conta tantissimo nei risultati ottenuti, perciò riflettici su bene. Nessuno ti mette fretta, che è, per sua stessa natura, una cattiva consigliera. Per quanto riguarda il lasso di tempo da attendere, non esistono regole assolute, bensì devi tenere d’occhio il processo di crescita.
In linea di massima, si va da un limite minimo di 14 giorni a un massimo di 30. Nel corso di questo intervallo le radici avranno modo di crescere. Trapiantale in un vaso soltanto quando hanno raggiunto la lunghezza di 10 cm e opta in favore di un terriccio universale.
Le foglie cominceranno a spuntare dopo circa quattro settimane. Durante la stagione primaverile l’avocado lo si coltiva nel suolo. È una pianta che richiede parecchia acqua, perciò tasta il terreno periodicamente e torna ad annaffiare non appena comincia ad asciugare.