Con la carta stagnola puoi lucidare anche l’argenteria!

La carta stagnola viene di norma impiegata in cucina. Ciò non toglie però che sia utilizzabile pure in differenti circostanze, come ad esempio nella lucidatura dell’argento. In pochi sono al corrente di quanto sia in grado di conferire estrema lucentezze a gioielli e posate. 

Te lo sei mai chiesto perché l’argenteria tende a scurirsi nel tempo? I motivi sono diversi ed elencarli tutti sarebbe impossibile. Per esempio, perde brillantezza a contatto diretto e continuo con la pelle, così come con l’acqua di mare. Con ogni probabilità verranno a formarsi delle macchioline scure. 

Come lucidare gioielli e posate con la carta stagnola

Uno dei materiali da applicare per ottenere un’argenteria perfetta è la carta stagnola. Sarà sufficiente prendere una ciotola abbastanza grande da contenere il pezzo da pulire: prediligi la plastica dura, poiché dovrai versarci dell’acqua bollente.

Fodera per intero il fondo della ciotola con alluminio: occhio a posizionare la parte lucida verso l’alto. Appoggiaci, poi, sopra l’argento da riportare all’antico splendore, che sia delle posate o altro. Ricopri di sale fino e mettici dell’acqua, prestando bene attenzione a non bruciarti. 

Dunque, una volta giunti fin qui, ti toccherà portare un po’ di pazienza affinché i vari elementi diano gli effetti sperati. Fai riposare per qualche ora cosicché l’alluminio, l’acqua, il sale e compagnia interagiscano tra di loro.

Cosa accadrà? In sostanza, verrà eliminata l’ossidazione. Fai trascorrere un minimo di 4 o 5 ore per essere soddisfatto del risultato finale. Comunque, non esiste nessun “limite massimo”. Ergo, puoi preparare la soluzione appena prima di andare a letto e lasciare agire per una notte intera. 

In seguito, togli l’argenteria e sciacqua con abbondante acqua, che, senza alcun dubbio, si sarà raffreddata. In tal modo, saranno pari a zero le probabilità di incorrere in scottature. Et voilà, gli oggetti saranno di nuovo incantevoli, riportati al loro aspetto originario.