Cos’è l’overthinking e come porvi rimedio
Il significato di overthinking e buoni accorgimenti per uscirne
Ci preoccupiamo di qualsiasi cosa. Ogni scusa è buona per allarmarci, per provare ansia e sentirci inadeguati. Oltretutto, il periodo non aiuta di certo a pensare positivo, ma comunque l’overthinking è un problema che esiste davvero. Ma in cosa consiste? Andiamo a scoprirlo.
Overthinking: in cosa consiste e perché può condizionare la vita
La traduzione (“pensare troppo”) è molto esplicativa. Essere riflessivi è una dote preziosa, poiché tiene lontani dalle decisioni affrettate. Tuttavia, ciò risulta controproducente se portato all’eccesso. Razionalizzare troppo è deleterio in quanto tende a bloccare in un loop potenzialmente infinito. Anziché focalizzarsi sulla risoluzione del problema, la mente continua a rimuginare in modo ossessivo e prende in considerazione soltanto gli aspetti negativi.
Il fattore scatenante può essere di vario tipo. Da spiacevoli episodi risalenti al passato e mai accettati del tutto alla moltitudine di stimoli quotidiani. Così si cade in balia dei pensieri tossici in fasi di particolare stress.
Il contrario dell’overthinking non consiste né nella spensieratezza né nell’incoscienza, bensì nel flow. La condizione non è facile da descrivere anche se chiunque la prima o poi l’ha provata: ci immergiamo nel nostro hobby preferito e dopo 2/3 ore ci rendiamo conto di non esserci mai distratti manco un istante per guardare il telefono. Ecco il flow: enorme produttività, fatica quasi pari a zero. Non è la semplice, ma è possibile allenarsi mettendo in pratica alcune tecniche idonee.
L’overthinking è caratteristico delle persone mai appagate, desiderose di mantenere il massimo controllo su qualsiasi dettaglio, persino il più insignificante. Per porvi fine occorre accettare una profonda verità: in ogni ambito ci saranno sempre delle variabili imponderabili.
Una risposta efficace è la meditazione: ci si concentra sul respiro, su ogni centimetro del corpo. Al di là della parentesi di qualche minuto al giorno è declinabile nella vita quotidiana sotto forma di mindfulness, ovvero prestando attenzione al presente, in maniera intenzionale e non giudicante. Grazie alla mindfulness si impara a considerare un unico stimolo, senza guardare né al passato né al futuro. Conta il qui e ora!
Aiuta, inoltre, l’attività sportiva, in grado di generare una maggiore produzione di endorfine, tenere a bada i livelli di stress e svuotare la mente: pensare eccessivamente costituirebbe un’inutile distrazione. Infine, si suggerisce di riconoscere un pensiero tossico e di esprimerlo ad alta voce o per iscritto. Tale esercizio è utile per dargli il peso che merita.