Hai disturbi dopo aver mangiato? Le possibili cause
Se ti capita di aver spesso disturbi dopo mangiato informati sulle possibili cause
Appena dopo mangiato può capitare di accusare disturbi quali diarrea, nausea, flatulenza. Anziché trascurare i piccoli disagi, bisognerebbe imparare ad ascoltare il proprio corpo. Perché l’organismo ci sta inviando dei messaggi specifici. Forse è una semplice sciocchezza, forse indica un problema più serio.
Andiamo così a vedere quali sono i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione e quando sarebbe opportuno mettersi in contatto con il medico di fiducia.
Dopo mangiato: disturbi e possibili cause
Hai appena finito di pranzare (o cenare, la sostanza non cambia) e devi correre subito in bagno: il motivo è magari da ricondurre a un’intossicazione alimentare. C’è la possibilità che tu abbia messo sotto i denti del cibo avariato, andato a male o contaminato da batteri. Soprattutto nella calda stagione, presta riguardo al modo in cui conservi carne, formaggi e latticini. Occhio poi a non consumare pesce crudo, per esempio quello contenuto nel sushi.
Provi “solo” un senso di nausea? Non è da escludere che tu abbia la cosiddetta sindrome dell’intestino irritabile, nota anche come colite o IBS. Si tratta di un’infiammazione di un tratto dell’intestino, nello specifico del colon. Ciò può dipendere da diversi fattori, compresa un’alimentazione sregolata. Oltre alla nausea e al gonfiore addominale, capita di avvertire ulteriori disagi quali diarrea o, al contrario, stipsi, palpitazioni, senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, cefalea.
Sensazioni di stordimento o vertigini a seguito di un pasto potrebbero avere a che fare con un sintomo di ipotensione postprandiale. In buona sostanza, avviene un repentino abbassamento della pressione sanguigna. Di solito, riguarda persone in età avanzata. Per sicurezza ti suggeriamo di parlare con un medico di base ed eventualmente di andare da un cardiologo.
Mal di stomaco o bruciore di stomaco non appena ci si alza dalla tavola sono, infine, talvolta connessi a nervosismo e stress, anche per via della tendenza a mangiare più del necessario, in maniera vorace, nonché a prediligere cibi particolarmente grassi e zuccherati.