Musica per far crescere le piante: tutti gli effetti che non sapevate
La magia della musica si appropria di un nuovo incantesimo: dalle emozioni al verde, tutto quello che c'è da sapere.
Tra gli incanti della musica non bisogna più annoverare unicamente la tempesta di emozioni che è in grado di suscitare. La magia si estende sinestesicamente al verde, stimolando la crescita delle piante.
Legami profondi tra entità completamente differenti dimostrano la singolarità della vita. Centro nevralgico della curiositas e dell’arte in ogni sua forma, l’uomo ha da sempre tentato di farsi interprete di tali impalpabili reti di energia, da Aristotele a Da Vinci.
Seppure non se ne intenda ancora perfettamente il meccanismo, pare che le flessioni dell’aria prodotte dalle onde sonore, al pari di quanto faccia il vento, possano influire sul benessere delle piante.
La vita segreta delle Piante
Tra gli anni Cinquanta e i Sessanta un botanico indiano si è fatto pioniere degli studi che hanno indagato circa la natura e gli effetti di questa connessione.
I primi risultati sono stati pubblicati da Christopher Birds e Peter Tompkins nel tomo La vita segreta delle piante, che tuttavia non fu ben visto dalla critica scientifica.
Il ricorso a teorie non dimostrate infatti rese il lavoro di questi botanici non del tutto accreditato. Tale filone di pensiero divenne in ogni caso molto popolare in breve tempo.
Frutto di questi studi furono una serie di composizioni musicali strutturate ad hoc per la crescita delle piante, raccolte nel disco Mother Earth’s Plantasia, rivolto alla cura delle piante d’appartamento.
Le melodie delicate ed oniriche di Plantasia si contrappongono notevolmente al contenuto della pubblicazione Plantlife, costruita dettagliatamente da Claude Larson per le grandi industrie agricole. In essa ci si imbatte in musicalità vivaci e a tratti ballabili con l’obiettivo di stimolare frutti e radici.
Questione di vibrazioni
Dal jazz all’heavy metal, nel corso degli ultimi anni le piante hanno ascoltato davvero di tutto. Ad oggi la teoria più accreditata è che siano le vibrazioni ad essere responsabili di tali effetti trofici.
Nel tentativo di ampliare orizzonti e possibilità, si sta tentando di scoprire un canale di comunicazione saldo con ogni essere vivente, a partire proprio dalle piante.
L’intento globale è quello di migliorare e consolidare il rapporto dell’uomo con la natura di cui è elemento e somma, integrato nella complessità dell’esistenza.
Storia di un violino e di un trifoglio
Sara Michieletto, violinista dell’orchestra del teatro La Fenice di Venezia, ha avviato un progetto sperimentale straordinario.
Ha composto un brano che per la quasi totalità ha note in un range tra 155Hz e 311Hz, con struttura ciclica, il cui corpo centrale interroga con tre semplici note la pianta: come stai?
Le note citano una nota opera di Beethoven, e pare stiano producendo degli effetti su una piantina di Trifoglio bianco a cui la musicista si rivolge.
Ottime notizie dunque per i Plant-lovers, chissà che Narnia o Pandora non siano più vicine di quanto sembri.