Urina maleodorante: cause e rimedi naturali
Fare la pipì è diventata un'esperienza sgradevole (e dolorosa)? Tra le possibili cause di urina maleodorante potrebbero esserci delle infezioni
Oltre a essere un problema imbarazzante, l’urina maleodorante può essere un campanello d’allarme di cui tenere conto. Tra le cause di questo fenomeno, infatti, possono esserci infezioni a carico dell’apparato urinario e patologie di vario tipo.
Ascoltare e osservare il proprio corpo è il primo passo per mantenersi in salute. Perciò ogni qual volta si presentano sintomi come questo è bene rivolgersi a un bravo medico, per indagare e scoprire l’eventuale problema a monte.
L’urina maleodorante può essere un fenomeno passeggero quando dipende dall’alimentazione e dall’assunzione di determinati farmaci, ma attenzione a non sottovalutarla. Scopriamo di più a tal proposito, inclusi i rimedi naturali e le possibili cure.
Urina maleodorante, quando preoccuparsi
Sono tante le ragioni per cui la nostra urina può assumere un odore spiacevole, risultando molto più forte e intenso del solito. Ma non saltiamo a conclusioni affrettate: talvolta si tratta di un fenomeno passeggero che dipende da alcune azioni specifiche.
L’urina è composta di più parti, principalmente acqua e prodotti di scarto del nostro organismo. In condizioni normali ha una colorazione chiara e un odore delicato, che quasi neanche si percepisce. Ma ovviamente ciò dipende prima di tutto dalla nostra alimentazione e dalla quantità di liquidi che assumiamo giornalmente.
Quando beviamo di meno, infatti, non è raro che l’urina assuma un colore più acceso, tendente al giallo scuro, associato a una profumazione decisamente più intensa. Quando l’urina è maleodorante, quindi, probabilmente è segno che non abbiamo bevuto a sufficienza nelle ultime ore.
La stessa cosa può accadere quando si assumono determinati farmaci, cioè quando l’organismo “elabora” e smaltisce più sostanze di scarto. Anche in questo caso che l’urina abbia un odore cattivo o comunque diverso dal solito è del tutto normale.
Possibili cause di urina maleodorante
Se è vero che in generale l’urina maleodorante non è un fenomeno di cui preoccuparsi troppo, d’altro canto dobbiamo valutare la singola situazione, caso per caso. Se non beviamo acqua a sufficienza o assumiamo farmaci, o ancora mangiamo determinati cibi (come asparagi, aglio, cavoli) con molta probabilità per qualche ora la pipì assumerà una colorazione diversa dal solito e un odore più intenso.
Ma se non è questo il caso specifico e questo cattivo odore persiste, accompagnato da altri sintomi inusuali, probabilmente siamo di fronte a un problema più serio. Tra le cause di urina maleodorante potrebbero esserci disturbi e infezioni delle vie urinarie, come prostatite e uretrite.
In altri casi potrebbe trattarsi di una conseguenza della cistite, dei calcoli renali o di malattie come clamidia, tricomoniasi, gonorrea. Anche l’insufficienza renale o epatica possono rendere l’urina maleodorante, così come il diabete.
Alimentazione e urina maleodorante
Non sempre l’urina diventa maleodorante a causa di una malattia o un’infezione. Molto dipende dall’alimentazione e in particolare da alcuni cibi o bevande che vengono assunti in grandi quantità. Sono alimenti che hanno una composizione tale da rendere l’odore della pipì più forte e intenso del solito e tra questi troviamo asparagi, aglio, finocchio, frutta secca, cavoli, cipolle.
Anche bere tanto caffè può cambiare l’odore dell’urina, conferendogli quel tipico pizzicore che lo fa diventare di fatto cattivo e spesso preoccupante. Allo stesso modo chi ingerisce grandi quantità di bevande alcoliche ha un’urina particolarmente maleodorante.
Ma c’è di più. Un’alimentazione scorretta può portare ad assumere quantità eccessive di sostanze che, con valori normali, sarebbero benefiche per l’organismo. L’eccesso di vitamine del gruppo B, ad esempio, può rendere l’urina maleodorante perché sono solubili in acqua e quindi il corpo non le assorbe. Significa, quindi, che si accumulano nella pipì, rendendola di fatto “multivitaminica” e per questo con un odore piuttosto sgradevole.
Come anticipato, anche l’assunzione di farmaci e terapie specifiche possono rendere l’odore dell’urina intenso e cattivo, specialmente alcuni tipi di antibiotici che, essendo realizzati a partire dalle muffe, possono conferire all’urina un odore di lievito.
Cattivo odore dell’urina e altri sintomi
Alimentazione a parte, se l’urina ha un cattivo odore ben diverso dal solito dobbiamo fare molta attenzione agli altri eventuali sintomi che fanno capolino contestualmente a questo cambiamento fisiologico.
Le malattie che rendono l’urina maleodorante sono, infatti, associate ad altri disturbi come la presenza di tracce ematiche, un forte bruciore durante la minzione, prurito intimo, dolore pelvico. A questi vanno aggiunti la difficoltà a orinare o, al contrario, lo stimolo continuo e incontrollabile di fare pipì.
Quando compaiono questi sintomi è necessario rivolgersi a un medico, per effettuare una corretta diagnosi e intervenire con una terapia mirata, evitando che la situazione peggiori. In questi casi di solito vengono prescritti l’esame delle urine e l’urinocoltura che, prelevando un campione, consente di rilevare la presenza di batteri responsabili di infezioni a carico delle vie urinarie.
Urina maleodorante nelle donne
Merita un capitolo a parte il caso in cui l’urina maleodorante compare nei soggetti di sesso femminile. Il cattivo odore della pipì (ma anche quello vaginale) è una tipica conseguenza di quelle fasi della vita in cui la donna subisce dei forti cambiamenti ormonali. Parliamo principalmente della gravidanza e della menopausa che, a causa della diminuzione del livello di estrogeni, rendono le donne maggiormente predisposte a sviluppare infezioni delle vie urinarie.
Anche in gravidanza, quando il corpo delle donne subisce un profondo cambiamento non solo esteriore ma anche fisiologico, l’urina può assumere un cattivo odore. Ciò accade per via degli sbalzi ormonali ma può essere conseguenza della mancata assunzione di integratori e acqua. È importante monitorare attentamente la situazione perché, se presa sotto gamba, potrebbe essere preludio a condizioni di salute preoccupanti come infezioni e malattie del tratto urinario.
Come eliminare il cattivo odore dell’urina
Per eliminare il cattivo odore dell’urina e ripristinarne il normale aspetto è necessario prima di tutto reintegrare i liquidi nell’organismo. Quando il sintomo è sporadico e isolato, probabilmente abbiamo a che fare con un principio di disidratazione, perciò la soluzione immediata è iniziare ad assumere almeno 2 litri di acqua al giorno. In questo modo, nel giro di un paio di giorni, l’urina dovrebbe tornare ad avere un odore più delicato.
L’altro modo per eliminare l’urina maleodorante è cambiare dieta. Come abbiamo visto, spesso il cattivo odore è provocato dall’assunzione di determinati cibi che, se ingeriti regolarmente, possono rendere la minzione piuttosto sgradevole. Chiediamo consiglio al medico per introdurre nei pasti alimenti che possano depurare l’urina e l’organismo.
È bene evitare caffè, alcolici e bevande particolarmente ricche di zuccheri, preferendo la semplice acqua. Sì agli alimenti ricchi di fibre e antiossidanti, carni bianche (rossa con moderazione) e pesce, in particolare quello azzurro che è ricco di acidi grassi Omega 3. Vanno bene anche i cereali integrali, le verdure e la frutta di stagione. Menzione speciale per il tè verde, ricco di antiossidanti e perfetto per eliminare le tossine dall’organismo.
Urina maleodorante, rimedi naturali
Non c’è rimedio più naturale del bere la giusta quantità di acqua giornalmente per eliminare il cattivo odore dell’urina. Ma possiamo servirci di qualche aiutino in più per ovviare a questo spiacevole problema, naturalmente ove non si tratti di un’infezione o di un altro tipo di patologia.
Torna utile, ad esempio, assumere ogni giorno un bicchiere con acqua, orzo e succo di limone. Anche il succo di mirtillo è un valido alleato delle vie urinarie, così come i semi di cumino. Con questi possiamo preparare un rimedio naturale super efficace (l’acqua di cumino) facendone bollire due cucchiai in cinque litri d’acqua.